Unioni civili omosessuali e adozioni, Aristotele: “La famiglia si fonda sulla percezione del giusto e dell’ingiusto”. “E’ l’intelligenza la qualità determinante nella vita in società”, non certo l’orientamento sessuale.

Creato il 19 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Ci sono motivazioni in forma sia positiva che negativa per dire sì alle unioni civili omosessuali e all’adozione di minori da parte delle coppie omosessuali.

Non c’è alcun motivo valido per discriminare persone dall’orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale. Lo dice la Costituzione, che è ancora valida. Che i figli nascono dall’unione dell’uomo e della donna è un fatto, ma l’educazione dei figli stessi è un comportamento culturale. La famiglia tradizionale, composta da padre, madre e figli, non è un modello in se stesso etico, né proponibile universalmente come unico garante di un’educazione corretta. Lo dice anche solo il numero di omicidi compiuti in famiglia: circa un terzo del totale degli omicidi. Questo sarebbe un modello etico?

Aristotele, filosofo. Non discriminava gli omosessuali.

Ma in breve, su che cosa si fonda l’educazione? Sugli impulsi sessuali o sull’intelligenza pratica, sulla comprensione reciproca, sul rispetto tra l’adulto e il minore? Gli omosessuali non sanno capire un minore? Non possono volergli bene? Non sono capaci di occuparsi di lui proprio perché omosessuali? Non possono avere responsabilità dell’educazione di un bambino o di una bambina solo perché omosessuali? L’omosessuale in quanto tale non sa che cos’è giusto o sbagliato fare per un bambino?

Gli omosessuali dimostrano la loro normalità nel mondo del lavoro, dove in diversi casi hanno fatto anche carriera, e dove hanno sofferto (non sono certo gli unici a rischio di discriminazione in una società caratterizzata da forti ingiustizie e disuguaglianze come quella italiana). A Cremona ci sono omosessuali in posizioni di responsabilità notevoli? Sono peggiori degli eterosessuali nel lavoro? E’ ridicola anche solo la domanda.

Ovviamente li si considererà per la produttività. Quando escono dall’azienda diventano esseri irresponsabili?

Il bambino, o la bambina, chiedono aiuto agli adulti. Ci vuole un’insensibilità diabolica per non capirli e non aiutarli: ci sono probabilmente genitori poco efficaci. Ma per motivi che non dipendono dall’orientamento sessuale.

L’omosessuale, o la lesbica, possono dirigere un’azienda, farla funzionare bene, stabilire un rapporto positivo con molti dipendenti ma non con un bambino? Dimostrano intelligenza e capacità come insegnanti ma non possono educare gli stessi minori cui insegnano nozioni fondamentali per la loro vita?

E’ il carattere umano, dell’uomo e della donna, che è attento agli altri, alle diverse generazioni. L’essere umano è un essere sociale (l’omosessuale no?). E la “società naturale”?

La famiglia si fonda sull’utilità reciproca e sulla piacevolezza della convivenza, ma non solo. Come sostiene Aristotele, nel primo libro della Politica, “il possesso comune della percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori costituisce la famiglia e lo stato”.

La famiglia non si fonda semplicemente sull’inclinazione sessuale: questo è un dato addirittura secondario. E’ fondamentale l’unione dell’uomo e della donna per la sopravvivenza della specie, ma perché vi sia società e anche famiglia occorre che le persone che la compongono abbiamo qualità che non dipendono dalla sessualità, bensì da princìpi fondamentali come la percezione del giusto e dell’ingiusto riguardo al comportamento in società e alla virtù.  

Allora è l’intelligenza la qualità principale: “L’essere che può prevedere con l’intelligenza è capo per natura”, diceva Aristotele. Il comando è dell’intelligenza, non dell’omosessualità o dell’eterosessualità o delle frottole di Giovanardi, che nel mondo greco sarebbe stato probabilmente ridotto in schiavitù. Si sostiene che Aristotele giustificò la schiavitù e condannò la donna a un ruolo inferiore. Per la verità il passo incriminato è fondato proprio su questo principio: “Chi ha intelligenza sia il capo”. Si parla di intelligenza e basta, non di superiorità dell’uomo o della donna.

“La società non è pronta per l’adozione da parte di famiglie omosessuali”. Ma questo non lo decide lo Stato. La società cambia nel corso della storia, cambia il genere umano, e rigetta forme politiche che non hanno alcuna utilità. Probabilmente la classe dirigente politica attuale non capisce molto, anzi resta insensibile ai problemi delle persone e non sembra proprio in grado di risolvere.

Credo che le riforme imposte dall’alta finanza al ceto medio delle famiglie eterosessuali italiane, greche, spagnole, con le dovute differenze da Paese a Paese, abbiano creato problemi straordinari rispetto a un registro delle coppie di fatto o all’adozione di un minore a due omosessuali. Dubito che visto quel che sta succedendo in Europa valga la pena di aumentare le discriminazioni e le sofferenze, di togliere ai minori una possibilità in più. Non va dimenticato che l’intelligenza di un 14enne può essere straordinaria, né che alcune scoperte scientifiche di altissimo valore sono state compiute da minorenni o da ragazzi giovanissimi, attorno ai vent’anni. La matematica è una delle scienze che nella propria storia dimostra le capacità immense dei minori. E non saprebbero capire due affidatari omosessuali? I ragazzi e le ragazze vedono e sanno molte cose che gli adulti, pieni di stupidi pregiudizi, non capiscono proprio. Ecco perché l’età della maturità prevede anche dei “ritorni” di benefica “immaturità”, una sorta di giovinezza e di freschezza dell’intelligenza e dell’immaginazione che possono che giovare.

Poi le violenze sui minori (ma anche sulla donna, fisicamente spesso più debole) sono compiute spesso all’interno della famiglia, che purtroppo può essere solo eterosessuali.

Ma la Chiesa è una grande azienda che produce inibizione e dipendenza psicologica, dominio sulle masse mediante il terrore dell’inferno e la rappresentanza di Dio. Questo dominio, fondato sulla debolezza umana, è utile allo Stato italiano, dove il Parlamento è composto in buona parte da persone disoneste, che coltivano rapporti con la criminalità organizzata o hanno fatto carriera violando serenamente la legge.

I Comuni fortunatamente sono migliori, non esenti da gravi errori, ma certamente migliori. Da loro ci si possono aspettare alcuni atti politici lungimiranti.

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