Anche il 2014 si è concluso con l’aumento degli studenti che hanno scelto per il loro percorso universitario di iscriversi ad una università telematica, optando per una formazione maggiormente digitale, in parole semplici la formazione a distanza.
In passato questa era circoscritta a quegli studenti che già lavoravano e che non potevano per questo seguire le lezioni e che avevano sempre per lo stesso motivo poco tempo da dedicare allo studio, oggi invece gli studenti fanno parte di quella generazione definita dei “nativi digitali” per i quali è molto più naturale pensare ad un’università telematica invece che del corso tradizionale in aula con il professore e la cattedra. Ma ogni fenomeno alla ribalta porta con sé quasi sempre anche l’altro lato della medaglia, le polemiche.
In questo caso è un’università telematica in particolare ad essere al centro di una polemica: UniPegaso.
L’Espresso ha pubblicato un’inchiesta qualche settimana fa sulle sue pagine che parlava in maniera approfondita dell’università telematica Pegaso di Napoli. Inchiesta poi ripresa da una moltitudine di siti nel solito tam tam virtuale.
L’e-learning è diventato negli ultimi anni la scelta più coerente per i nativi digitali, quella più in linea con le loro abitudini giornaliere. Per tale motivo anche nel 2014 sono stati molti i ragazzi che si sono iscritti presso facoltà di università telematiche, tra queste anche Unipegaso che ha visto crescere studenti, convenzioni attive, collaborazione. Ma come si legge nelle pagine de L’Espresso, a giudicare dal rapporto dell’agenzia che giudica gli atenei, UniPegaso non ha incrementato di conseguenza il numero dei docenti che secondo l’Anvur sono ancora troppo pochi, soprattutto quelli interni.
L’Espresso ha dedicato un lungo articolo ad UniPegaso perché le criticità riscontrate dall’Anvur non si limitano al corpo docenti ma si riferiscono anche alla qualità della didattica ed alla severità delle selezioni sia per quanto riguarda gli esami sia le selezioni di ingresso ai master. Parole di elogio però UniPegaso ha ricevuto per quanto riguarda le sedi e le strutture dell’ateneo napoletano, si spera dunque che anche l’offerta didattica si possa ben presto allineare al prestigio e alla qualità dei palazzi che la ospita.