Considerando il notevole lavoro svolto sulla trilogia de Il padrino e sul classico bellico Apocalypse now, non è certo nuovo l’interesse dimostrato da Universal nei confronti della riscoperta in alta definizione dei titoli appartenenti alla filmografia di Francis Ford Coppola.
Un interesse ulteriormente testimoniato dall’uscita su supporto blu-ray de La conversazione,
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Infatti, ne è protagonista l’immenso Gene Hackman nei panni di un agente esperto in intercettazioni che, incaricato di registrare le conversazioni tra la moglie di un noto uomo d’affari e il suo amante, finisce coinvolto in una pericolosa operazione di spionaggio.
Nel corso di circa centoquattordici minuti di visione che, candidati a tre premi Oscar e aggiudicatisi la Palma d’oro a Cannes, si basano in maniera principale su una lunga attesa nei confronti della serrata parte finale, dai toni quasi horror, destinata a precedere un epilogo decisamente spiazzante.
Circa centoquattordici minuti non solo contenenti, in questo caso, sequenze mai viste – in lingua originale sottotitolata in italiano – nella versione italiana, ma corredati di una corposa sezione extra assolutamente soddisfacente; a partire dalle registrazioni delle dettature della sceneggiatura e dai provini filmati di Cindy Williams e di un giovane Harrison Ford, facenti parte del cast.
Per il resto, sorvolando sul commento audio del regista e del montatore e tecnico del suono Walter Murch, abbiamo un confronto tra la San Francisco dell’epoca in cui il film venne girato e quella odierna, il documentario di otto minuti Primo piano su The conversation, una vecchia intervista al protagonista e una attuale al compositore della colonna sonora David Shire; senza contare Niente sigaro, ovvero il primo cortometraggio di Coppola, commentato dallo stesso.
Ma Universal non sembra accontentarsi e, sempre dal curriculum registico coppoliano,
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Del resto, i volti protagonisti della lotta tra le bande rivali dei Socials e i Greasers – i primi provenienti dai quartieri borghesi, i secondi residenti in periferia – nella Tulsa degli anni Cinquanta altro non sono che quelli di Matt Dillon, Emilio Estevez, il Ralph Macchio della serie Karate kid, Rob Lowe, Tom Cruise, Patrick Swayze e il C. Thomas Howell di The hitcher-La lunga strada della paura.
Tutti giovanissimi e pronti a sfondare a Hollywood, mentre qui, con Tom Waits incluso tra gli attori, si contendono ragazze e territori in mezzo ad accoltellamenti, scontri di strada e una memorabile scazzottata pre-finale sotto la pioggia.
E diversi di loro li troviamo anche impegnati a effettuare il commento audio del film e a leggere estratti del libro di partenza, all’interno dei contenuti speciali del disco che, oltre a sei scene eliminate ed estese, propongono il casting, una visita della Hinton sul set, un servizio di NBC News Today atto a mostrare come il lungometraggio fosse nato da una petizione scolastica e, soprattutto, Staying Gold: Uno sguardo indietro a I ragazzi della 56ª strada, con ventisei minuti di ricordi relativi alla lavorazione.
Se questo non è cinema…
Francesco Lomuscio