Trama semiseriaUn biotecnologo americano con le sembianze di Liam Neeson atterra a Parigi per partecipare a un prestigioso convegno. Lasciata la moglie in hotel, Neeson prende un taxi guidato da Diane Kruger, una chiaramente troppo gnocca per potersi guadagnare da vivere facendo la taxista, e infatti non è certo un fenomeno alla guida e i due fanno un pauroso incidente stradale. Tempo pochi secondi e l’efficiente ambulanza tedesca e già arrivata a soccorrerli. Se il film fosse stato ambientato in Italia non so se i due sarebbero ancora vivi… Risvegliatosi dal coma dopo 4 giorni, i ricordi di Neeson sono confusi: “Davvero una volta sono stato nominato agli Oscar?” si chiede incredulo. Tornato in hotel, è la moglie a non riconoscerlo e il suo posto, sia nella vita privata che nel lavoro, è stato preso da un altro uomo.Cosa sarà successo? È lui oppure ètutto il resto del mondo a essere finito in coma? E soprattutto: January Jones l’avevamo lasciata sposata al mitico Don Draper di Mad Men e qui la ritroviamo moglie di Liam Neeson? Ma per favore…
"Sono davvero sposato con January Jones!"
"Sì sì, bravo Liam Neeson: chissà perché ma nessuno ti crede..."
Gnocca al volante, pericolo costante!
La risposta è un sì poco convinto, oppure un no ehm... pure questo non del tutto convinto. Da una parte è infatti un thrillerone ben congegnato, di quelli che - nonostante Liam “no expression” Neeson – all’inizio coinvolgono e catturano l'attenzione e che, dopo una prima parte dal buon ritmo e dalle buone premesse, inevitabilmente si perdono per strada. Per fortuna comunque non finendo nel disastro totale come l'odioso The next three days con l’altro granitico Russell Crowe: in maniera piuttosto curiosa, quello era il remake del film francese Anything for her - Pour elle con Diane Kruger, attrice tedesca che ritroviamo proprio qui. E l'atmosfera “euro” di questo Unknown - Senza identità entra qui in gioco in maniera prepotente (o quasi). L'attacco sembra infatti riportarci dalle parti di Frantic, il grandioso thriller di Polanski ambientato a Parigi, solo che qui siamo nella fascinosa Berlino: è sempre un piacere rivedere, sebbene solo su schermo, alcuni siti della city, ma a fare i soliti pignoli la location poteva essere sfruttata un po' meglio.Non contenti di conquistare trionfi in qualunque disciplina sportiva, gli spagnoli adesso vanno anche alla conquista di Hollywood, o almeno a provarci è il regista spagnolo Jaume Collet-Serra, che non è un fenomeno (non ancora, almeno) ma ha dimostrato con i precedenti Orphan e La maschera di cera di possedere perlomeno uno sguardo visivo decente, pure qui confermato.A rendere il tutto ancora un po' più euro ci pensa qualche vaga citazione a Le vite degli altri e la presenza nel cast di Bruno Ganz, attore svizzero de Il cielo sopra Berlino nonché interprete di Adolf Hitler in La caduta, ruolo che lo rende un candidato ideale per uno dei prossimi film di Lars Von Trier, sì ancora lui.Questo film è quindi il solito thrillerone americano? Ed è un buon film? La risposta è Unknown: ci troviamo di fronte a un ibrido euro-americano che ha una partenza accattivante, ma che poi fa scemare l'interesse nei suoi confronti. Guardabile, ma certo che a prendere un altro attore al posto di Liam Neeson non avrebbero fatto un brutto affare...(voto 5/6)