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Uno a uno

Creato il 23 ottobre 2013 da Andreapomella

Ieri, mentre leggevo una poesia di Sandro Penna, mi sono detto che forse, in quel momento, ero l’unico al mondo che leggeva quel verso di quella poesia di Sandro Penna, cioè facevo fatica a immaginare che, da qualche parte, tra i sette miliardi di esseri umani che popolano il pianeta, ci fosse qualcun altro intento a leggere lo stesso verso della stessa poesia di Sandro Penna, ho considerato allora la quantità sterminata di letteratura prodotta nel mondo e mi sono detto che, se si prescinde dai best-seller del momento e dai grandi classici, quando leggiamo qualcosa, è molto molto probabile che siamo gli unici, in quell’istante, a compiere quella determinata esperienza di lettura, il rapporto che lega un lettore a un autore è cioè un rapporto estremamente confidenziale, e mi sono detto anche che, probabilmente, nel mondo, nel corso della storia del libro, è stato pubblicato un numero di libri che eccede il numero di esseri umani che attualmente popolano il pianeta, e che perciò possiamo concepire l’idea che ogni libro contenga una parola esclusiva per ciascuno di noi.


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