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Uno dei “lupi di Wall Street” si arrabbia e fa causa a Scorsese

Creato il 25 febbraio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Ivan Lagrosa 25 febbraio 2014 in Attualità, Cinema, Film, News, Società Inserisci un commento

Pochi giorni fa avevamo parlato di Jordan Belfort, il vero lupo di Wall Street a cui Martin Scorsese si ispirò per realizzare l’ultimo dei suoi capolavori.

Se Belfort sostiene che “Scorsese e DiCaprio hanno fatto un lavoro fantastico” nel raccontare la realtà proprio così com’e, realtà nelle quale “a Wall Street l’80 per cento lavora solo grazie alla coca e tutti voglio la ricchezza”, un altro dei tanti lupi che affollano la Borsa di New York, non è proprio della stessa idea, anzi.

Uno degli amici di Belfort, Andrew Greene, nel personaggio di Nicky Kaskoff nel film, quello soprannominato tappetino per via del parrucchino che indossa, ha deciso di fare causa per 25 milioni di dollari alla società che ha prodotto il film di Scorsese, la Paramount.

Il motivo? La rappresentazione della sua persona come un “criminale, drogato e con tendenze misogine ha danneggiato in modo permanente la sua reputazione”.

Il film, secondo Greene, contiene infatti “varie scene in cui il suo personaggio in situazioni depravate, comprese alcune in cui è mostrato mentre ha rapporti sessuali con una prostituta”, per non parlare poi delle scene in cui fa uso di cocaina “durante l’orario lavorativo”.

Insomma, il film non gli è piaciuto affatto. Stessa cosa si può dire per un altro degli (ormai ex) amici di Belfort ripresi da Scorsese: Danny Porush (Donnie Azoff nel film). Quest’ultimo sostiene  infatti che “il libro – l’autobiografia di Belfort che ha ispirato il film – non è altro che un lontano parente di quello che è successo veramente, e il film non è che un lontano parente del libro”.

A proposito di Danny, Jordan Belfort afferma che, oltre a non aver ancora pagato neppure uno dei 200 milioni di dollari che deve alla giustizia, oggi “gestisce una società che fornisce tutti gli ospedali della Florida” e “vive in una casa da 6 milioni di dollari a Miami”.

È facile pensare che, come spesso accade, la verità stia nel mezzo: il film rende perfettamente l’idea di quale sia l’ambiente di Wall Street e lo fa descrivendo dettagli che possono sicuramente non essere sempre fedeli alla realtà, ma che molto le si avvicinano.

Jordan Belfort Scorsese the wolf of wall street 2014-02-25

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