UNO (e non volevo festeggiare, però...)

Da Bartel
Un anno. Trecentosessantacinque giorni. Cinquantaquattro settimane. Più di un post a settimana. Non ci posso credere. Diversi lettori interessati, persone amichevoli, moltissimi blog bellissimi e blogger sorprendenti. Quattro stagioni e 5 manovre economiche. Molto calore umano e non me lo aspettavo. Diversi chili di autostima guadagnati. Cinquemilacentoquarantatre pagine visitate. Decine e decine di commenti. Due racconti lunghissimi da finire (Sette di tutto e Pietraluce), uno breve da finire (Just a perfect day). Ottocentoquaranta visite in un mese come massimo, centosessantanove come minimo. In mezzo voi che leggete sti' numeri e che siete entrati nonostante tutto in una stanza polverosa della mia vita, avete aperto le finestre, avete creato un pò di scompiglio e aumentao l'entropia. Grazie, molto gentili, grazie. Grazie per quello che scrivete e che mi leggo quando posso. Spesso non commento, ma mi bevo certe pagine come se fossero liquori preziosi e aromatici. Oggi festeggio il mio blog e voi. Strano festeggiare con persone di cui non conosci la faccia, ma conosci un pezzetto d'anima. Fuori fa caldo, settembre brilla come un altoforno, ho accostato l'auto della mia giornata per farvi uno squillo bloggers letterari, ma devo andare, ma torno, torno e non è una promessa, ma una vera minaccia.
Bartel

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