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Creato il 30 settembre 2013 da Csimmve

Il mondo al contrario

In questo mondo al contrario, dove i moschettieri difendono i moralmente indifendibili e i Robin Hood rubano ai poveri per dare ai ricchi, non c’è da stupirsi più di nulla. Nemmeno di un governo in caduta libera con una crisi che minaccia la stabilità e la tenuta sociale ed economica del paese. Nemmeno di partiti e non partiti che non vedono l’ora di tornare alle urne, anche col porcellum, certi di stravincere. Tutti insieme ubriachi e sguaiati al canto di “15 uomini sulla cassa del morto (n.d.r. il nostro paese) e una bottiglia di rum!”.

Chi se ne importa se l’Italia è allo sfascio! “Torniamo subito al voto che tanto vinciamo” dicono i pentastellati e il PDL. Chissà, magari in questo mondo capovolto potrebbe anche succedere che questi signori strasicuri della vittoria si ritrovino con un pugno di mosche. Perché non si sa mai che gli Italiani si sveglino col pancino che brontola e la testa che si è rimessa a funzionare e decidano di non votare per chi direttamente o indirettamente, dal governo o dall’opposizione, ha contribuito allo sfascio. Non è normale che un paese vada in malora per salvaguardare gli interessi privati di un singolo. Non è normale che di fronte ad una condanna qualcuno si senta al di sopra della legge in virtù di non si sa quale investitura umana e divina. Il dramma dell’Italia è passato in secondo piano di fronte alla telenovela dei processi berlusconiani. Giunta sì giunta no, autorizzazione sì autorizzazione no, decadenza sì decadenza no. In un paese civile tutto questo non sarebbe tollerato. Un leader in odore di condanna, giusta o sbagliata che sia, si sarebbe già dimesso da un pezzo per non compromettere l’onore del paese e delle Istituzioni. Ma qui le cose vanno al contrario, come si diceva, e quindi se un politico viene inquisito e/o condannato il demerito va ai giudici. Cosa succederà lo sapremo tra qualche giorno. L’euforia per le elezioni, in questo momento di declino, non mi fa presagire nulla di positivo. Il caos e l’instabilità che seguiranno alla crisi di governo, e con tutta probabilità anche alle elezioni, non so cosa porteranno. Certo è che da sempre chi crea il torbido per poterci pescare meglio non ha mai intenzioni buone. Gli Italiani dovranno stare attenti ai pifferai magici, ai vincitori sicuri. Chi si proclama vincitore in anticipo o è uno sbruffone oppure è un baro… Dio ci scampi e liberi da entrambi.

 


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