Ieri i neo presidenti di Camera e Senato – Laura Boldrini e Pietro Grasso – hanno annunciato, in collegamento con “Ballarò”, su Rai3 – di voler ridurre del 30% i compensi che gli spettano per il loro ruolo istituzionale. La notizia ha strappato lodi a quasi tutti. “Quasi” perché Beppe Grillo, dalle barricate del suo blog di lotta e di governo, oggi pomeriggio ha pubblicato un post dal titolo “Boldrini e Grasso, #FateloVoi“.
In buona sostanza, il verdetto del leader del Movimento 5 Stelle è: non è abbastanza, bisogna fare di più.
Una proposta c’è già ed è molto semplice: 5 mila euro lordi mensili invece di 11.283 euro lordi, rinuncia all’assegno di solidarietà e obbligo di giustificare, rendicontare e pubblicare ogni spesa rimborsata. I cittadini portavoce del M5S in Parlamento l’hanno già fatto. Se Boldrini e Grasso proponessero questa misura il risparmio annuale sarebbe di circa 70 milioni.
Mentre il comico chiede di più, deciso a non concedere un millimetro alla sua battaglia ideologica, i capigruppo parlamentari del M5S Crimi e Lombardi replicano dichiarazioni di chiusura rispetto alle altre forze politiche. “Diremo quello che abbiamo sempre detto: governo a 5 stelle. Abbiamo un programma di venti punti” ha detto oggi Crimi, in vista delle consultazioni al Quirinale.
Non è dato sapere con quali miracolose ricette economiche il Movimento riuscirà a ribaltare le sorti del paese risparmiando sugli assegni ai politici nostrani. Il problema a livello morale esiste ed è giusto occuparsene, per carità; occorre però ricordare che il debito pubblico italiano ha sforato quota 2000 miliardi, che ci sono 70 miliardi di euro di debito statale nei confronti delle imprese (che possiamo pagare) e un Pil da anni in caduta libera.
Cosa ce ne facciamo, signor Grillo, di 70 milioni di euro? Sarà anche un inizio, ma non ho sentito proposte più strutturali ed efficaci da parte del partito di Casaleggio: qualcuno pensa davvero che i problemi stiano nel 20% dei compensi di Grasso e Boldrini?
Ugo Intini riportò una frase che Pietro Nenni avrebbe rivolto ai giovani del suo partito: “A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura”. Se il gioco che sta facendo Grillo è votato al purismo, come sembra, farebbe meglio a tenerla a mente.
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