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Uno sciamano moderno...riflessioni tra psicologia e religione

Da Genna78

Uno sciamano moderno...riflessioni tra psicologia e religione

Uno sciamano moderno...riflessioni tra psicologia e religione
Ciao,
molte vole le persone mi chiedono che differenza
c'è fra andare da un prete a confessarsi con la
psicoterapia. Ovviamente si tratta di persona non
molto informate in questo campo ma in linea
generale non così lontane dalla realtà. Infatti se
ci pensi i sacerdoti di ogni religione si sono in
fin dei conti occupati di psicologia. Come molto
probabilmente saprai psiche significa "anima"
nel senso platonico (ragione-mente) e -logia sta
per studio. Per cui "studio dell'anima"...
...se mi leggi da un po' avrai annusato che sto per
addentrarmi in un "delirio", che cerca di mettere
insieme alcune osservazioni sul legame fra religione
e psicologia. Ad "essere atei", mi vien da dire, che
ogni forma di religione è stata in fondo una forma
di proto-psicologia. Un modo per aiutare la gente
a sopportare le sofferenze della vita. Non a caso
la non-religione più famosa al mondo è quasi
dichiaratamente una psicologia...il buddismo.
Si tratta di "sistemi di credenze" che si sono via
via accumulate nel corso della storia. Una sorta
di summa delle conoscenze che portassero in un
qualche modo un beneficio.  Con questo occhio
"a-teo" è evidente che ogni "teoria religiosa"
possa essere presa come un mezzo per aiutare
i sofferenti. Via via che la medicina si è andata
sviluppando ha lentamente messo da parte
questo concetto di "cura" seppur spirituale.
Pare che già i filosofi si occupassero di una sorta
di medicina per l'anima con buoni risultati. Ma
sempre sotto forma di qualche strano rituale, che
probabilmente ai giorni nostri non ci apparirebbe
come un "filosofeggiare" sui la propria psiche.
Poi  arriva Freud e tutto inizia a cambiare, la
religione perde ancora una volta un pezzetto di
dominio sulle nostre anime, perché arriva il 
concetto di inconscio.
"Ah quindi non è la tua anima a farti fare delle
cose contro volontà ma è questo inconscio" che
tuttavia è pur sempre trattato come "un'anima".
Un tertium senza il quale le relazioni d'aiuto
sembrano non poter funzionare. Con lo sviluppo
della psicologia abbiamo iniziato a vedere le
pratiche "mistico-esoterico-religiose" come
delle "tecniche psicologiche per vivere meglio".
Una per tutte, la meditazione...ma ti assicuro
che ce ne sono tantissime.
"Genna mi stai forse dicendo che se la psicologia
non fosse stata inventata oggi i preti si farebbero
pagare per le confessioni, come terapeuti?" si
molto probabilmente le cose starebbero così, ed
in fin dei conti è ciò che è sempre accaduto. In
molti paesi del mondo i religiosi venivano pagati
liberamente con offerte...fare una vita di studi
e spiritualità era visto come un degno motivo
per remunerarli. La nostra bella Chiesa
purtroppo non ha fatto così, la storia la
dice  lunga...
...tornando al concetto di psicologo sciamano,
che in realtà non ho mai accennato sino a qui
ma sono certo fosse chiaro, è più che reale.
Questo porterebbe molte persona a dire che
"allora serve un ritorno alla religione", perché
per me la psicologia non è una "mezza religione"
ma è qualcosa di moderno e attuale. Che è
emerso da secoli di studi e ricerche
sull'essere umano...
...la psicologia, per il nostro benessere, non
deve assomigliare affatto ad una religione,
perché ogni credenza (o paradigma nel campo
della scienza) porta con se una rigidità di
pensiero che non porta avanti il progresso
psicologico (come direbbe Kuhn). Per me
quindi, la risposta è SI lo psicologo è in fin
dei conti il "sacerdote moderno delle anime"
intese come menti pensanti.
Per me, oggi, la religione non dovrebbe per
così dire "sconfinare" nella psicologia. Per
dirla ancora con termini epistemologici la
religione deve occuparsi di meta-fisica e la
psicologia di fisica. Si lo so che le teorie
psicologiche ci appaiono spesso come
meta-fisiche, ma non lo sono perché nell'80
% dei casi (circa) sono riconducibili a
processi osservabili e a volte misurabili.
Vedi la metafisica è totalmente astratta
mentre se un concetto può essere ricondotto
(attraverso la logica) a processi osservabili
non si parla più di metafisica. Ed ecco che
quando parliamo di Dio o di anima non
possiamo osservarne il comportamento
o misurarlo in un qualche modo. Ma se
parliamo di processi inconsci si. Questa
è per me, la differenza fra l'operatore...
...religioso e l'operatore della salute mentale
intesa in senso più allargato possibile. Siamo
quindi si i moderni sciamani, ma abbiamo
dalla nostra una quantità sempre più raffinata
di metodi di osservazione della realtà, in
primis il metodo scientifico (ma non solo),
per aiutare le persone a superare i propri
momenti di difficoltà...
...ed anche a migliorasi in una qualche abilità
psicologica, accompagnando le persone verso
una conoscenza che nessuno può darci, se
non il lavoro psicologico. Gli psicologi e gli
psicoterapeuti moderni dovrebbero essere
visti come delle "guide psicologiche" proprio
come i sacerdoti e gli sciamani vengono
definiti "guide spirituali". Qualcuno in grado
di traghettare le nostre anime "da una sponda
all'altra del fiume".

Concludendo: se guardo la religione in modo ateo
vedo un primo tentativo di aiutare l'umanità verso
la liberazione dalla sofferenza (come è esplicitato
nella religione buddista). Un modo arcaico di
aggraziarsi forze presenti "fuori e dentro di noi"
con l'intento di vivere meglio. Via via che il
pensiero umano si è evoluto, la religione ha
dovuto passare lo scettro in diversi ambiti.
Così oggi i moderni sciamani sono medici,
psicologi e studiosi...
...si esiste la ripresa dello Sciamanesimo ma non
volevo assolutamente parlare di questo, ma solo
sottolineare che dalla religione, essendo stato
uno dei primi tentativi di riduzione delle nostre
sofferenze, possiamo trarre molti insegnamenti
di ordine psicologico. Cose che fanno bene al
di là del crederci o meno, come ad esempio gli
esercizi di meditazioni che sono presenti in
ogni religione (Cristianesimo compreso)...
...in realtà questo ragionamento che sembra
arzigogolato diventa subito evidente quando
prendiamo in considerazione la confessione
del cristianesimo. A cosa assomiglia? esatto
alla psicoanalisi, al colloquio fra analista e
analizzato. Insomma la psicologia ha molto
da imparare dalla religione, sempre se si
riesce a tenere distinte le due cose ;)
Mi rendo conto di aver messo sul fuoco un
bel po' di carne, così se sei appassionato di
questi argomenti, mi piacerebbe sapere la
tua opinione. Tieni presente che ho dovuto
evitare di approfondire le citazioni, ma se
lo desideri le inserirò a posteriori. Se
questo delirio ti è piaciuto...clicca su
mi piace :)
A presto
Genna


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