di Giovanni Macchia, Climate Summit Italia
Questo post, probabilmente, dovevo inserirlo già tempo fa, ma tanti impegni mi hanno impedito di farlo: lo pubblico ora che si avvicina Mexico 2010, per far capire chi sono i cosiddetti “negazionisti”.
Nel Dicembre del 2008, è stato pubblicato il “U. S. Senate Minority Report: More Than 650 International Scientists Dissent Over Man-Made Global Warming Claims Scientists Continue to Debunk “Consensus” in 2008 (d’ora in avanti lo chiameremo “minority report”). Le persone citate come fonte nel documento dovrebbero, pertanto, essere contrarie ad un riscaldamento globale dovuto principalmente alle attività umane. A pagina 194, il Professor Rayner, uno dei maggiori esperti di cambiamenti climatici, viene citato come fonte contraria alla natura antropogenica delle attività umane. Conoscendolo come un’autorità in materia, gli ho chiesto quale fosse la sua opinione in proposito. Ecco la sua risposta in inglese
Giovanni:
I have been convinced since the late 1980s that climate change is largely anthropogenic and represents a serious strategic challenge for humanity to manage. I have never been a “scientific skeptic” although there have been occasions when I have been critical of overstated confidence for specific projections and the use of extreme scenarios in order to frighten people into taking action.
It is true that I have been consistently critical of the FCCC and Kyoto route for managing the problem of climate change and its impacts.
I have never directly confronted the authors of the “minority report”, although I have twice been asked by journalists about it and in each case I have made my position clear and asked them to convey to the publishers my view that my inclusion is inappropriate. The publishers apparently take the view that being a skeptic of current policy is sufficient to justify my inclusion and have ignored the calls for my removal from the list.
Steve
Steve Rayner
James Martin Professor of Science and Civilization,
Director, Insitute for Science Innovation and Society,
University of Oxford,
Honorary Professor of Climate Change and Society,
University of Copenhagen
Provo a tradurlo al meglio in italiano, parola per parola, per chi non conosce l’inglese
Giovanni,
Sono stato convinto sin dalla fine degli anni ‘80 che il cambiamento climatico è largamente antropogenico e rappresenta una seria sfida strategica per l’umanità da gestire. Io non sono mai stato uno “scettico scientifico” sebbene ci siano state occasioni quando sono stato critico sulla fiducia esagerata per proiezioni specifiche e l’uso di scenari estremi per intimorire le persone nel prendere azioni.
E’ vero che sono stato consistentemente critico sulla strada del FCCC e Kyoto per gestire il problema dei cambiamenti climatici e dei suoi impatti.
Non mi sono mai direttamente confrontato con gli autori del “minority report”, sebbene mi sia stato chiesto a tal proposito due volte da giornalisti e in ogni caso ho espresso la mia posizione chiara ed ho chiesto loro di comunicare agli editori (del minority report, n.d.t) il mio giudizio che la mia inclusione è inappropriata. Gli editori apparentemente hanno l’opinione che essere uno scettico della politica corrente è sufficiente per giustificare la mia inclusione ed hanno ignorato le chiamate per una mia rimozione dalla lista.
Questo caso dimostra la vera natura del “miniroty report”: un documento ideologico e disinformativo che travisa le affermazioni di persone, come successo per il Professor Rayner.
Giovanni