Uno splendido inganno, di Andrea Fazioli

Creato il 17 aprile 2013 da Funicelli
A metà strada tra un noir ambientato tra Zurigo e Ascona, in Svizzera, e un manuale sulle tecniche di truffe e i truffatori, "Uno splendido inganno" è un libro che si legge in modo scorrevole, pur senza lasciar alcuna emozione.
Al centro della storia, Guido Moretti: anni passati come contabile dentro una piccola azienda e in un distributore poi nel suo paese nel Canton Ticino, la sua vita cambia dopo una rapina.
Il comportameno, eticamente poco corretto, di un compagno di lavoro, lo spinge ad accettare un pre pensionamento, per rimettersi in gioco sulla soglia dei sessant'anni.
La moglie Sara è morta da 10 anni, le due figlie sono ormai fuori casa: la prima è sposata a Zurigo con un uomo d'affari molto ambizioso, la seconda ama girare il mondo, lanciarsi in nuove iniziative.
La sua vita si incrocia con quella di Vanessa, o Karin, come si fa anche chiamare, una truffatrice di professione, che ha in mano, dopo piccole truffe, il grande colpo. L'operazione:

"L'operazione. Così chiamavano il colpo che avrebbe finalmente dato un senso alla loro esperienza, alla capacità acquisite con tanti anni di lavoro in prima linea. Non era facile fare quel salto di qualità: la maggior parte dei truffatori si accontentava di sbarcare il lunario con in falsi nipoti, i pacchi, le truffe nigeriane e magari negli ultimi tempi lo skimming del bancomat. Vanessa aveva invece altre idee per la testa. Era riuscita a tovarsi dei compagni capaci di attenersi a un copione ma anche di improvvisare. In pochi minuti, sapevano creare una realtà alternativa".
pagina 30

Da qui inizia un gioco di inganni, per spillare soldi al genero di Guido, Peter Muller, sfruttando le sue ambizioni, la sua voglia di entrare nella società che conta zurighese.
E il gioco coinvolge lo stesso Guido, che si innamora, forse anche ricambiato, di Vanessa, pur sapendo che è una truffatrice, che la sua identità ufficiale è falsa.

«Le truffe mettono in luce due nostre caratteristiche fondamentali: il bisogno di credere e la propensione a ingannare noi stessi.
Ma soprattutto ..  »
Qui Vanessa fece una piccola pausa e si assicurò che Guido la stesse seguendo.
«Soprattutto i buoni truffatori puntano sulla disonestà delle vittime».
«Cosa vuoi dire?»
«Tu credi di fregare gli altri, e alla fine la vittima sei tu .. »
pagina 122

Ma quale è il vero obiettivo della truffa, e come può Guido fidarsi di Vanessa e del suo piano? E lui, riuscirà ad attraversare la linea che separa gli onesti dagli ingannatori?
Nel finale il libro si riprendo un pò, per tutti i colpi di scena, ma rimane l'impressione di un'operazione riuscita a metà.
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La scheda sul sito di Guanda

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