Uno su tre non ce la fa

Ogni volta che si parla del Grande Bordello che infesta le istituzioni, fanno capolino i lottatoridellelibertà, trincerati dietro i sacchi di sabbia a difesa dell'imbarazzante e anziano erotomane di Palazzo, che ci ammorbano con la manfrina che più o meno fa "e basta! questi sono fatti privati del premier (sì, buonotte...) guardiamo alle cose che davvero interessano la gente". Va bene, guardiamo. Guardiamo ai fiori (appassiti) all'occhiello che la propaganda del Sultanino ci ha strombazzato per mesi e mesi sfondandoci i timpani (e non solo...)? Parliamo dei rifiuti in Campania? Meglio di no. Parliamo del terremoto dell'Aquila, della mancata ricostruzione e del malaffare tangentaro che ha prosperato sulla testa dei poveri terremotati? Peggio che andar di notte. Facciamo così allora, proviamo a guardare i dati freschi di giornata sull'occupazione dei giovani e vediamo come se la passano.  Beh, in effetti qui un record è stato toccato: uno su 3 non ha lavoro. E numeri così non se ne vedevano da un po' di anni. Per fortuna che ad una parte di quella gioventù, provvede direttamente lui, rimpinguando il conto corrente e fornendo vitto e allogiio.