Il ballerino Alessio Carbone, primo ballerino dell’Opera di Parigi, accetta la sfida e indossa il tutú, per provare, per vedere, per testare e testarsi, avvolto da tutto quel tessuto leggero.
Dalle pagine di un giornale lo osservo mentre si lascia fotografare in un gesto che oscilla fra la sfida e la curiositá, indossa un tutú … nero, e prova qualche passo di danza per poi farsi liquido, musicalmente puro.
Passato l’iniziale imbarazzo, ammette di sentirsi leggero, ancora piú virile, forte, veloce e impulsivo come un toreador.
La femminilitá non é un peccato, figuriamoci se un uomo ha poi quel lato sensibile considerato da molti cosí poco macho.
Il vero macho quello che non parla mai dei suoi sentimenti, quello che sembra avere tutto controllo pure in mezzo alla Guerra dei Mondi, quello che é di poche parole, che a letto sbatte qua e la, quello dal “cuore duro”, quello che la virilitá prima di tutto e chi piange é un fregnone …
Un pó stucca – almeno a me.
Amo quello che sa piangere, che sa ridere, che é “umano” con tutte i suoi dubbi e incertezze, quello che ok sbattimi peró dopo accarezzami pure, quello che ascolta e a sua volta si confida, quello del condivido me stesso senza paure e tabu, quello che non si vergogna a farsi vedere con un libro in mano oltre che alla Gazzetta …
Gli uomini inglesi, loro un poco sono cosí, sono piú consapevoli di quella parte “femminile”, forse perché non sono cresciuti con l’etichetta cucita addosso del macho latino
Sono piú emotivi, e non accade solo dopo un paio di birrozze.
Stanno un pó sulle loro, la loro timidezza mista ad individualismo alcune volte mi stupisce, non tutti certo sono cosí, come non tutti gli italiani sono duri e “Uomini machi” con la U maiuscola.
Certo ognuno é a se, peró alcune volte mi ritrovo affascinata da due mondi che sembrano cosí distanti – cosí vuole la societá – e poi ti trovi a parlare con loro e scopri che quel lato dolce e “femminile” ti piace.
Abbandono l’articolo di Carbone, e sfoglio ancora un poco ed eccone un altro, Tom Hiddleston il Loki mezzo pazzo di Thor e Avenger.
Ammette di ammirare il collega Chris Hemsworth – il biondo vichingone Thor – perché é maschile dentro e fuori, mentre lui – cosí dice – ha sempre inseguito quella maschilitá cosí appariscente ed esaltata.
Lui alto e magro, lui che piange e fa yoga, e recita a memoria frasi zen e Shakespeare.
Io credo che la “mancanza” di machismo, di maschilitá non renda una persona debole, non la renda femminile e quindi inadatta a relazioni con l’altro sesso, e di certo non la rende una cattiva persona, una da deridere.
L’amore non ha sesso femminile o maschile, é semplicemente quello che é: la massima espressione alta dell’essere.
Sir Koala ringrazia e saluta.