Uova di Pasqua

Da Cristiano @sosmammo
Il fiume è già mare, ancor prima di gettarsi nell'oceano e disperdersi. Ciò che poco fa era soltanto pensiero e se ne restava lì, nascosto nell'elaborazione di sé, ha preso forma e ora ha una voce per esprimersi. Un voce che spesso suona come una promessa, smentendoci quando ci aspettiamo qualcosa di cattivo, ma che a volte è capace di tuonare come una condanna, disilludendoci puntualmente quando siamo ottimisti. Come tutto sarebbe molto più semplice e accettabile, se non avessimo questa abitudine sbagliata di fare pronostici. Avere delle aspettative, rispetto ai figli, è una cosa normale, ma non dovremmo mai dimenticare che in fin dei conti la loro vita se la scelgono da soli - che tu lo voglia oppure no - fin da quando sono piccolissimi. Il fiume è già mare, ancor prima di gettarsi nell'oceano e disperdersi. Così come un seme è già l'albero che sarà, indipendentemente dalla terra buona nella quale affonderà le radici e dall'acqua limpida che lo disseterà. Davvero, non mi faccio ingannare dalla fronda o dalla corteccia, che possono apparire aride se private del nutrimento. Io qui parlo di linfa e di cuore, dell'essenza, di ciò che è già scritto, anche se non esistono libri dove leggere certe parole.Le uova di Pasqua appena consumate contenevano sorprese poco sorprendenti, perché le avevamo fabbricate noi, con le nostre stesse mani. Il cioccolato era amaro, ma era il solo che potevamo mangiare.

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