Ci siamo, Pasqua si avvicina e io sono qui a ricordarvi che il 15, 16 e 17 marzo, in un’infinità di piazze in tutta la penisola, troveremo gli stand dell’AIL con preziosi volontari pronti a vendere uova di Pasqua.
Ora, so che c’è crisi e di soldini ne girano pochi, so che le uova di cioccolato vengono per lo più scelte in base alle preferenze dei bambini che sicuramente gradiscono di più l’uovo dei gormiti o di Barbie (che costano un occhio) piuttosto che un uovo dell’AIL ma…sulle uova AIL facciamoci un pensierino, magari regaliamole a noi stessi, ad adulto di famiglia, compriamole, fondiamole e usiamole per fare un dolce da mangiare a pasquetta. Tanto, la cioccolata è buona a prescindere!
La ricerca sulle leucemie, i mielomi e i linfomi, negli ultimi 30 anni ha fatto passi da gigante. Soprattutto quella sui linfomi. Ve lo dice una che se si fosse ammalata solo 10 0 15 anni prima, nelle condizioni in cui era, probabilmente ora non sarebbe qui ad ammorbarvi. Invece sono qui, e con me ci sono tantissimi altri ex malati di linfoma, leucemia e mieloma. Moltissimi. Di lavoro da fare, tuttavia, ce n’è ancora moltissimo perché il fatto che moltissimi di noi ce l’abbiano fatta non è abbastanza. L’obiettivo deve essere ancora più alto. C’è bisogno di aiutare la ricerca, di facilitare la vita alle famiglie che devono spostarsi dalla propria città per curare i propri figli, c’è bisogno di grande sostegno e anche se comprare un uovo non è la soluzione a tutti questi problemi, sicuramente aiuta.
Quindi, niente scuse, le piazze che ospitano gli stand sono così tante che è impossibile non sbatterci contro per sbaglio e, se proprio vogliamo andare a colpo di sicuro, è sufficiente visitare il sito dell’AIL per trovare la piazza più vicina.