Uova, rosette o altro... provocare è un'arte

Era nobile, ma a cacce e circoli mondani preferiva musei e gallerie d'arte. Aveva lo stesso cognome del grande scrittore, ma invece di dedicarsi alla letteratura nel suo atelier firmava corpi di modelle nude. Brillante e provocatorio, con un pugno di opere ha rivoluzionato la storia dell'arte del secondo Novecento, prima di morire che non aveva nemmeno compiuto trent'anni, stroncato da un'infarto. Dopo cinquant'anni, una grande mostra ricostruisce la personalità di Piero Manzoni (1933-1963), uno dei pochi artisti italiani del ventesimo secolo riconosciuti in tutto il mondo, e non solo per la Merda d'artista, geniale ed irriverente risposta ai detersivi e alle zuppe in scatola di Andy Warhol. Cento opere selezionate esposte al Palazzo Reale di Milano.La sua mostra più provocatoria è datata 1960, quando invitò il pubblico al centro Azimut di Milano a mangiare 150 uova sode firmate con l'impronta del suo pollice. Nello stesso anno mise in vendita 90 barattoli da 30 grammi di Merda d'artista,e poco tempo dopo realizzò la Base del Mondo, un piedistallo quadrato di ferro capovolto, in modo da sorreggere il mondo intero, trasformato in opera d'arte. Un omaggio a Galileo Galilei, che prima di lui aveva guardato il nostro pianeta con occhi diversi.Per tutte le info: www.comune.milano.it/palazzoreale