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Uovo nel nido di patate

Da Clara
Se avete pazienza di leggere questo post eccessivamente lungo, ho da raccontarvi una cosa... altrimenti passate subito alla ricetta che è molto semplice.------------------------------------------------------------------Giovedì scorso, sapendo di avere la mattina libera, tutta bella contenta mi iscrivo ad un workshop con lo chef Carlo Cracco, che si sarebbe tenuto nel corso della manifestazione Cibo a regola d'arte. Wow, che occasione! Tema dell'incontro: l'uovo. Dicevo - siamo quasi a Pasqua, chissà che bella cosa ci farà fare, un piatto originale da proporre magari per il pranzo, non vedo l'ora! E poi lui è decisamente un gran figo!Faccio però una piccola precisazione: pur essendo appassionata di cucina, non sono molto interessata dalla cucina dei grandi chef. Per me la cucina è qualcosa che serve per esprimermi e per sperimentare, provare e creare. Mi piace conoscere tecniche nuove, ricette nuove e nuovi modi di presentare i piatti, ma ammetto la mia ignoranza per quanto riguarda i cavalli di battaglia della cucina dei grandi chef. Andavo quindi ad occhi chiusi, non sapendo dell'invenzione dell'uovo marinato di Cracco. Food bloggers per favore non inorridite!Insomma, quando lui inizia a parlare e a dire che per fare quest'uovo ci volevano 7 ore, (neanche la gallina ci mette tanto a "partorirlo"!) pensavo che scherzasse e non sapevo che parlasse della marinatura. Ma ve la faccio breve: seguendo le sue direttive, durante il corso prepariamo le nostre uova marinate, che ci saremmo poi portati a casa e sarebbero state pronte per la sera. Lì invece, per ovvie ragioni di tempo, il nostro piatto lo componiamo con le uova marinate che ci forniscono loro già pronte.Intanto rimango basita dall'estetica piuttosto comune del piatto che ci fa comporre: un normalissimo letto di piselli, soffritti da noi con burro e cipolla, sul quale giace all'apparenza un normalissimo tuorlo d'uovo (forse con un colore leggermente diverso dal solito, unica differenza con un tuorlo normale) contornato da una corona di albume rappreso e sbriciolato. Vi assicuro che a vederlo non era per niente un granchè, esteticamente parlando. E vabbè - un po' delusa del risultato di questo incontro mi dico - almeno sarà buonissimo! Arriva quasi la fine della lezione ed il momento dell'assaggio. Vado e assaggio curiosa per prima il tuorlo... oddiooooo, salatissimo... provo allora a mangiarlo insieme ai piselli, che per fortuna avevo lasciato leggermente brodosi, come aveva detto lui, ma la sapidità dell'uovo continua a sembrarmi eccessiva e, dulcis in fundo, 'sto tanto decantato tuorlo marinato mi si attacca pure ai denti, cosa che tollero a mala pena anche se mangio una caramella, figuriamoci un tuorlo.Morale della favola: Carlo Cracco è dal vivo un gran pezzo di uomo ancor di più che a vederlo in tv! Ma sulla cucina mi dispiace, ma non ci siamo proprio... almeno per quel che ho visto e provato io! Questa è la mia opinione, per niente polemica e mi perdonino Cracco ed i suoi fans! Ma fatto 'sta che il suo uovo non è piaciuto neanche al marito e al pargolo, quando la sera ho proposto loro quelle due uova preparate al corso e che mi ero portata a casa, ormai pronte e marinate. I miei due "grandi pezzi di uomini"  hanno snobbato 'ste uova così tanto che si sono persino rifiutati di assaggiarle, visto l'aspetto non proprio invitante. Meno male che mi ero premunita ed avevo preparato anche qualcos'altro per la cena! ------------------------------------------------------------------E dopo questo poema, ma vi dovevo raccontare la vicenda, vi dico che come reazione mi sono venute in mente un sacco di ricettine sfiziose a base di uovo, che non so se riuscirò a proporvi da qui a Pasqua visto che ormai manca talmente poco! Ecco la prima ricetta, molto semplice che ho provato a fare. Sicuramente il famoso chef inorridirà, ma almeno queste uova si possono mangiare, si posso preparare prima e soprattutto non ci vogliono 7 ore per prepararle!
Uovo nel nido di patate

Uovo nel nido di patate (x 3 pezzi)300 gr circa di patate1 uovo (x l'impasto) + 3 uova1 cucchiaio abbondante di farinauna noce di burroerba cipollinacrescionepaprikasale pepe
Ho sbucciato e grattugiato grossolanamente le patate, che ho unito in una terrina con 1 cucchiaio di farina, 1 uovo ed un pizzico di sale, mescolando bene l'impasto.Ho imburrato 3 stampini bassi ed ho ricoperto i bordi ed il fondo con l'impasto, infornandoli a 180° per circa 20 minuti. Devono risultare dorati.Poi li ho usciti dal forno e li ho riempiti con le uova. Ho rimesso in forno per altri 15 minuti circa. Se vi sembra necessario, alla fine coprite con la stagnola le uova per non fare scurire troppo la crosta (che a me è rimasta piuttosto morbida).
Uovo nel nido di patate
Quando ho uscito gli stampini dal forno, ho condito le uova con un pizzico di paprika, un po' di pepe e dell'erba cipollina. Ho fatto intiepidire ed ho atteso che i "nidi" si rapprendessero per sformarli e non rischiare di romperli. Una volta sformati, ho unito qualche foglia di crescione fresco appena colto, seminato circa 20 giorni fa direttamente dalle manine di Alessio!Ecco fatto. Non perfetti, un uovo come vedete mi si è anche rotto... ma almeno è un modo diverso e mangiabile di fare il solito uovo!
Uovo nel nido di patate
Uovo nel nido di patate
Link a questo post:
Egg and bacon alla Martha Stewart con crema di piselli
Domani saprete i risultati del "Let's party, Baby!" # 6, ma la pubblicazione del post sarà ritardata, perchè vi anticipo che i linky parties si fermeranno per 1 o 2 settimane.
Grazie per tutti i vostri commenti! Ce la farò prima o poi a passare da tutti!
Bacioni e Buona serata!

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