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Urgenza narrativa

Creato il 03 gennaio 2013 da Ilibri

Urgenza narrativa

L’urgenza narrativa è uno degli errori più comuni tra i giovani esordienti. 

La storia è lì e l’abbiamo buttata giù tutta d’un fiato.

Nostra madre o i nostri amici, costretti (si fa per dire) a leggere o ad ascoltare, tra una birra e l’altra, la lettura di quelle pagine che ci sono costate tanta fatica, hanno espresso giudizi entusiastici ed ora siamo convinti che l’opera sia compiuta.

In realtà è proprio adesso che inizia il lavoro duro, quello più seccante e, soprattutto, quello che può fare di un testo scritto per sfogo o per piacere un libro capace di suscitare l’interesse di un editore.

La prima stesura non può mai essere definitiva, dovete considerarla come una bozza, uno scheletro, l’ombra di ciò che sarà. E se volete riuscirci è fondamentale distaccarvene e cominciare a considerarla con occhio più critico.

Avete scritto di pancia e ora dovete farlo di testa.

Consiglio: rileggete da soli e con attenzione, eliminando refusi ed errori grammaticali (che possono sempre scappare) e sistemando la punteggiatura. Quindi ripensate alla trama.

È ancora avvincente come vi sembrava all’inizio? I dialoghi sono credibili? Tutti i passaggi sono chiari? I personaggi sono ben delineati? C’è continuità e coerenza tra i capitoli? Le descrizioni degli ambienti riescono a far compenetrare le scene al lettore?

Come sempre, la cosa più importante è avere coraggio.

Il coraggio di mettersi di nuovo davanti al monitor e digitare Canc, o di strappare interi fogli e ricominciare daccapo. Anche i grandi lo fanno…

 

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