U.s. open 2013 di golf: vittoria di justin rose a merion

di Francesco Gori

Dopo l’Augusta Master e la giacca verde di Adam Scott, eccoci al secondo Major di golf del 2013, l’U.S.Open Championship. Campo corto e difficile per questa edizione sul percorso di Merion, in Pennsylvania, e vittoria dell’inglese Justin Rose.

cesti vimini merion golf U.S. OPEN 2013 DI GOLF: VITTORIA DI JUSTIN ROSE A MERION

Il cestino di vimini, simbolo di Merion – allied-services.org/

CURIOSITÀ. Al Merion Golf Club di Ardmore si era giocato per l’ultima volta nel 1981, quando vinse l’australiano David Graham. Tante le curiosità di un campo con due soli Par 5, a cominciare dai cestini di vimini – rossi nelle prime 9 e arancioni nelle seconde - che sostituiscono le comuni bandierine delle buche. Un simbolo, e una difficoltà in più per i 156 giocatori, impossibilitati a capire la direzione del vento. La storia ci racconta tante belle storie, vissute da queste parti.

A partire dal 1913 e dalla clamorosa vittoria all’U.S. Open dell’Amateur Francis Ouimet, battendo campioni come Harry Vardon e Ted Ray (storia raccontata nel film del 2005 Il più bel gioco della mia vita).

Due targhe segnano il giro statunitense: quella dedicata alla leggenda Bobby Jones che qui completò il suo Grande Slam nel 1930, e quella che porta il nome di Ben Hogan, che nel 1950 tirò alla buca n.72 un magistrale ferro 1 che gli garantì il play-off, per poi andare a vincere il torneo il giorno successivo.

PRIMA GIORNATA. Prime diciotto buche nel segno del maltempo, che interrompe il gioco per ben due volte. Gli ultimi a partire, tra i quali Tiger Woods e Francesco Molinari, sono dunque costretti a terminare nella mattina del venerdì. Completato il recupero, al comando la classe del mancino Phil Mickelson a -3, seguito da Luke Donald e Goggin a -2, Colsaerts e Knox -1, unici sotto il 70. Quindi un gruppone, con i favoriti Woods e McIlroy a 73, 70 per Westwood, 72 Scott. Non bene Matteo Manassero, attesissimo dopo la vittoria al BMW PGA Championship, che chiude a +5. Ancora peggio Molinari che, dopo una buona partenza, va sul +8. Tra i giocatori attesi, Sergio Garcia si porta addirittura a + 7, per poi recuperare con due birdie e uno straordinario eagle.

phil mickelson 326x204 U.S. OPEN 2013 DI GOLF: VITTORIA DI JUSTIN ROSE A MERION

Phil Mickelson – telegraph.co.uk

SECONDA GIORNATA. Finalmente il sole. Woods e McIlroy in crescita e ancora a braccetto a 70, + 3 dopo 36 buche. Crolla Westwood con un 77, male anche Scott con 75. Si mette in luce Billy Horschel con un bel 67 che lo lancia ai vertici, mentre Mickelson continua a sciorinare il suo signor golf, anche se più volte impreciso sui green. Gioca bene anche un Justin Rose che si avvicina pericolosamente, nella bagarre anche Steve Stricker, mentre Bubba Watson è come sempre croce e delizia. Tanti gli errori su un campo che conferma le numerose insidie, del resto lo score alto di giocatori quotati parla chiaro. Alla 13 Mickelson perde la leadership, che riconquista con l’unico birdie di giornata proprio alla 18, affiancando così Horschel a -1. Gli unici sotto par. Un colpo dietro ecco Stricker, Rose, Donald e Senden. Vittime più che illustri al taglio, fissato addirittura a +7: a casa fior di giocatori come Snedeker, Bradley, McDowell, Cabrera, Olazabal.

Molinari conclude le prime 36 a + 12 ed è fuori, Manassero lotta per rientrare nel taglio, ed è costretto a terminare il giro la mattina seguente: + 8, un colpo di troppo che lo estromette dalla seconda fase.

TERZA GIORNATA. Il grande spettacolo di Merion, coi suoi rough altissimi, prosegue. E sembra delinearsi una sfida Stati Uniti-Inghilterra. Si mette in mezzo il sudafricano Carl Schwartzel, primi due giri e un +1, che parte alla grande e rimedia agli errori col putt del giorno prima, catapultandosi in testa, mentre i leaderboard Mickelson e Horschel arretrano. Per Tiger continua uno U.S. Open in sordina, e il facile putt sbagliato alla 10 lo conferma. Continua anche il match in parallelo con l’appannato McIlroy. Il dilettante 20enne Kim continua intanto a restare in scia dei migliori a suon di birdie, mentre sale anche Mahn. La situazione è in continua evoluzione, balza avanti Donald e il terzo giro si decide nelle ultime due buche: Luke sprofonda con un bogey e un doppio bogey, Schwartzel e Mahn perdono due colpi, mentre “Lefty” fa valere il suo mancino ed è solo in testa. -1 per lui, unico sotto par. Horschel, Donald, Rose e Day a seguire. Chiude con +6 di giornata Tiger, 10 colpi da Phil, davvero troppi per pensare ad un recupero.

QUARTA GIORNATA. Le 18 buche finali, con tanti giocatori ancora in lizza per la vittoria. In testa, Mickelson parte malissimo, con due doppi bogey alla 3 e alla 5. Luke Donald si abbona al +1 dalla 3 alla 9 e crolla, perdono terreno Schwartzel e Horschel, avanzano invece Jason Day, Ernie Els e Jason Dufner, tra i migliori score di giornata insieme a Matsuyama. Alla 10 un colpo straordinario di Mickelson dal rough vale un eagle che lo riporta al comando, pari col par. Justin Rose non molla e con due birdie torna subito avanti. E torna anche la pioggia, protagonista già nella prima giornata, insieme al vento, a rendere le condizioni del campo ancor più ostiche per la volata finale. Per le ultime buche il meteo torna clemente, e a giocarsi la 113esima edizione dell’U.S.Open rimangono in quattro: Justin Rose, Jason Day, Phil Mickelson e Hunther Mahan. Il primo a concludere è Day, +3 dopo 72 buche. Justin Rose sfiora il birdie alla 18, approcciando addirittura con un legno 3: a +1 il totale del suo torneo. Mahan scivola a + 4 alla 17, rimane il solo il mancino americano a poter spodestare l’inglese. Ci vuole un miracolo alla 18, ma al secondo colpo Mickelson va corto e deve accontentarsi del bogey e del sesto secondo posto all’U.S.Open. A vincere, nello spettacolare percorso di Merion, è Justin Rose.

CLASSIFICA FINALE: