Potrebbe essere considerato un episodio comico, se non si inserisse in un clima di altissima tensione, la “visita” dei due aerei da guerra russi a poche decine di miglia al largo delle coste californiane, avvenuta lo scorso 4 luglio, giorno nel quale negli Stati Uniti si celebra la Festa dell’Indipendenza. A rendere noto l’episodio, a due settimane dall’accaduto, è il portavoce del Comando di Difesa Aerospaziale Nordamericano (Norad), citato dall’emittente statunitense Cnn; secondo quanto rivelato, due bombardieri russi Tupolev Tu-95 Bear sarebbero stati intercettati a circa 40 miglia dalle coste della California, negli Stati Uniti sud-occidentali, ed affiancati da due caccia F-15 dell’Aeronautica Militare di Washington, ai quali i piloti russi, utilizzando un canale radio di emergenza, hanno inviato però un messaggio di auguri: “Good morning, American pilots. We are here to greet you on your Fourth of July Independence Day. ” (“Buongiorno piloti americani. Siamo qui per augurarvi un buon 4 luglio”). Nonostante, secondo quanto affermato dal Norad, i due bombardieri russi non abbiano violato lo spazio aereo statunitense, questo atto dell’Aeronautica di Mosca è stato considerato da Washington una provocazione “potenzialmente destabilizzane”, soprattutto vista la grave crisi nata tra Occidente e Russia in seguito al conflitto in Ucraina. Non è la prima volta che velivoli militari russi si avvicinano alle coste statunitensi, lo stesso giorno erano stati infatti intercettati due aerei simili nei pressi della costa dell’Alaska ma, soprattutto nel nord Europa, caccia di Mosca hanno ripetutamente violato lo spazio aereo dei paesi della regione, principalmente quello delle repubbliche baltiche, con il fine di mantenere alta la tensione e, soprattutto, la paura della Russia. da Notizie Geopolitiche
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