Lo spot che verrà trasmesso il prossimo mese sui network dello stato del Colorado non ha nulla a che fare con le pubblicità in cui erano i personaggi dei cartoni animati Flintstones a decantare le qualità delle bionde. Le e-sigarette Vuse, di proprietà di Reynolds, saranno al centro di uno spot di 60 secondi in cui alcuni tecnici di laboratorio in camice bianco analizzano il microprocessore del prodotto.
L’annuncio ha già fatto discutere: molti temono che la sigaretta elettronica potrebbe affascinare una nuova generazione di fumatori che, prima o poi, sarebbero portati a sperimentare la sua versione tradizionale. Il governo americano ha vietato la pubblicità in tv di sigarette dal 1971 ma il mercato dell’e-sigarette non è ancora stato regolamentato, visto che la Food and Drug Administration – l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici – dovrebbe pronunciarsi sulla questione entro questo autunno. I produttori come Reynolds, la seconda multinazionale del tabacco negli Stati Uniti, vogliono sfruttare questo lasso di tempo per pubblicizzarsi prima che sia troppo tardi.
Solo negli Stati Uniti sono ormai 200 le marche di sigarette elettroniche. Una competizione enorme dato che le bionde tecnologiche per ora costituiscono appena l’1% del mercato del tabacco americano, ma si stima che nei prossimi anni potrebbe conquistarne più del 10% e continuare a crescere in futuro.