Magazine Politica
USA e BCE: la vera missione dell'agente Tim Geithner
Creato il 07 dicembre 2011 da Andl @scenaripoliticiLa notizia è che Tim Geithner, ex presidente della Federal Reserve di New York e attuale ministro del Tesoro statunitense, è arrivato in Europa per sollecitare la Ue a procedere senza incertezze, e con la massima rapidità, ad assumere le misure necessarie al consolidamento dell’Euro.USA
Le linee guida sono note: da un lato il contenimento obbligatorio della spesa pubblica, in modo da indirizzare quante più risorse possibili al pagamento dei debiti pregressi, nonché di quelli nuovi che si rendono necessari per rimpiazzare quelli vecchi che giungono a scadenza; dall’altro, appunto col pretesto di un coordinamento (e di una sorveglianza) a livello continentale, l’imposizione di una governance ristretta che riduca al minimo la sovranità nazionale, fino a sopprimerla, di fatto, quantomeno nelle questioni di politica economica.
La parte molto meno nota è quella che riguarda il futuro ruolo della Bce. Come scrive il Sole 24 Ore, a firma del suo corrispondente dagli USA Mario Platero, Geithner «chiederà che Bruxelles traduca in azione gli impegni del 26 ottobre e che la Bce diventi prestatore di ultima istanza». L’intento, quindi, è che la Banca Centrale Europa si faccia carico di garantire la solvibilità di alcune categorie di creditori, tra cui gli Stati a rischio default. Una prospettiva che ovviamente non entusiasma la Germania, il cui ruolo di principale sottoscrittore del capitale Bce si trasformerebbe in un fardello enorme.
Il punto è proprio questo: togliere risorse al sistema-Paese tedesco, imponendo tassi più elevati sul debito pubblico e rallentandone l’economia, ai fini di un duplice risultato. Primo, cancellare qualsiasi tentazione di egemonia continentale, o comunque di uscita dalla Ue come è strutturata attualmente. Secondo, ridimensionarne l’ingombrante presenza sui mercati internazionali, liberando un po’ di spazio a vantaggio degli USA.
Washington – o piuttosto il potere finanziario che utilizza gli Stati Uniti come paravento, e come braccio operativo per agire in quegli ambiti diplomatici e militari che, almeno per ora, continuano a essere riservati alle nazioni – ha assoluto bisogno di un’Europa schiava delle sue esigenze. E asservire definitivamente anche la Germania diventa una priorità assoluta.
Federico Zamboni ilribelle.com
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Avviato “crowfunding popolare” per salvare la Grecia: l’idea è di un giovane...
Se Bruxelles non salverà Atene dal default, allora sarà il popolo europeo a farlo. Come? Attraverso una maxi raccolta fondi fra i cittadini del continente. Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Draghi non basta, ad Atene fallisce la politica europea
Un accordo ragionevole era possibile. Ma la governance dell’Eurozona non funziona, troppe parti al tavolo. L’unica che ha fatto politica è la BceFausto Panunzi... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Svolte
Fatichi, ti arrabatti, sudi e bestemmi per dei mesi, per degli anni. Poi, nello spazio di un weekend, succedono cambiamenti epocali e i processi vengono a... Leggere il seguito
Da Fra
CULTURA, ITALIANI NEL MONDO, SOCIETÀ -
Referendum Grecia: cosa succede se vince il sì, cosa succede se vince il no
Il Messaggero analizza cosa potrebbe accadere dopo il referendumAl di là delle rassicurazioni, il timore è l’effetto contagio per la crisi in Grecia. Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La chiusura delle banche in Grecia
Le banche greche resteranno chiuse sino al 5 luglio e le borse europee e asiatiche sono crollate, per la paura di un eventuale default della GreciaUn ciclista d... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Grecia, lunedì nero con banche e Borsa chiuse, polizia in stato di allerta....
Oggi la Borsa di Atene è chiusa, così come le banche, che riapriranno solo lunedì prossimo, 6 luglio, il giorno dopo il referendum sulla proposta dei... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ
I suoi ultimi articoli
-
Sondaggio SCENARI POLITICI – WINPOLL 19 Marzo 2016 – PD 32,9% (+4,3%), CDX 28,6%, M5S 25,0%
-
Sondaggio SCENARI POLITICI – WINPOLL 12 Marzo 2016 (Fiducia nei leader)
-
Sondaggio SWG 18 marzo 2016 – PD 33,6% (+1,8%), CDX 31,8%, M5S 22,4%
-
Sondaggio IXÈ 18 marzo 2016 – PD 34,5% (+5,5%), CDX 29%, M5S 24,8%