Il procuratore generale di New York dichiara guerra ai fantasy games, il “fantacalcio” americano: “sono illegali e possono causare ludopatie”.
Allenatori di fantacalcio di tutta Italia: non preoccupatevi, quello che state per leggere succederà, forse, solo a New York. Infatti, Eric Schneiderman, il procuratore generale della Grande Mela, vorrebbe mettere al bando i fantasy games, ossia quei giochi, simili al nostro fantacalcio, ma che, essendo in America, si concentrano più sul football, sul baseball o sul basketball. Schneiderman sembra fare sul serio e infatti avrebbe mandato alla DraftKings ed alla FanDuels, le due società più importanti del settore, un ultimatum (come rivela la ESPN qui), intimando loro di non invitare più i cittadini di New York all’uso in quanto gioco d’azzardo illegale e possibile fonte di ludopatie (le dipendenze da gioco dovute al gambling).
Non si è fatta attendere la risposta delle due società. FanDuel ha ribadito che i fantasy games sono giochi di strategia ed abilità legali per lo stato di New York, dove per anni i cittadini ne hanno usufruito senza alcun problema di tal genere. Per questo la decisione di Schneiderman sarebbe una mossa politica, in quanto nessun procuratore generale precedente aveva mai messo in dubbio la legalità del fantacalcio americano. E dello stesso parere è DraftKings, che afferma di non voler lasciare senza fantasy games i quasi 500mila abitanti di New York che ne fanno quotidianamente uso.
La battaglia legale è appena agli inizi e c’è spazio aperto per le discussioni. Da una parte il procuratore generale prende le mosse da un’iniziativa, quella di bandire i fantasy games, che non è del tutto isolata negli States, visto che Arizona, Iowa, Louisiana, Montana e Washington ne hanno già da tempo vietato l’uso. Dall’altra sia DraftKings che FanDuel, che gestiscono un giro d’affari miliardario e che hanno in New York il 10% dei loro profitti, si fanno forti del Unlawful Internet Gambling Enforcement Act of 2006 per difendere la legalità del loro gioco.
It may be game over for daily fantasy sports in New York if a judge agrees with the state AG https://t.co/cfRb5rYW5y pic.twitter.com/wtMAo6x8wz
— Bloomberg Business (@business) 25 Novembre 2015
Ma quali sono le differenze tra il fantacalcio nostrano e i fantasy games o fantasy sports?
Ebbene è importante sapere che c’è una sostanziale differenza caratterizzante il fantacalcio che noi tutti pratichiamo, dai fantasy sports di cui abbiamo appena parlato e che vanno tanto di moda oltreoceano. Mentre al primo giochiamo con gli amici partecipando alla classica asta e mettendo in palio, al massimo, una birra per l’eventuale vincitore, il secondo invece è un gioco, che ha le stesse regole (se non per il fatto che si basa sulle statistiche e non sulle pagelle), ma che non necessariamente può essere giocato con amici e lo si può fare talmente bene da trasformarlo in un lavoro vero e proprio e diventare ricchi. Non stiamo scherzando e per dimostrarvelo vi faremo un esempio: ogni settembre negli USA si radunano migliaia di giocatori per partecipare al Millionaire Maker, un torneo organizzato dalla DraftKings che garantisce un montepremi di 10 milioni di dollari, di cui due vanno al primo qualificato. La vincita è, sì, enorme, ma come in ogni gioco d’azzardo c’è chi ci rimette un patrimonio. Un caso è la storia di Josh Adams, ex dipendente di giochi d’azzardo, che con i fantasy games ha perso la bellezza di ventimila dollari, come ha raccontato lui stesso al New York Times.
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