Un collettivo statunitense capitanato da Seth e Eva Matlins ha detto basta all’abuso del popolarissimo programma Adobe Photoshop e ha chiesto una normativa che regoli il ritocco digitale di modelle, attori e attrici sulle riviste e negli spot pubblicitari: la cosiddetta Legge dell’Autostima. (fonte: 20minutos.es)
La coppia ritiene che i suoi figli debbano crescere liberi dalla superficialità dell’idea di perfezione corporea delle star che sta creando false aspettative e problemi psicologici in donne e adolescenti.
A riprova di ciò, uno studio condotto dalla fondazione Dove Self-Esteem rileva che l’ 80% delle donne è insicuro riguardo alla propria immagine a causa dei modelli di perfezione forniti dai mezzi di comunicazione. I risultati sono sorprendenti anche quando si parla dell’infanzia: il 71% delle bambine sente che il suo aspetto non è “all’altezza” e soffre di bassa autostima. Un vero e proprio problema sociale quindi, con gravi consequenze sulla felicità individuale, il benessere e la produttività economica, per non parlare del pauroso numero di morti per problemi legati all’alimentazione ogni anno.
Un esempio sono le fotografie di Julia Roberts per una campagna di Lancôme, ritirate nel Regno Unito perchè a causa dell’abuso di Photoshop il viso dell’attrice sembrava assolutamente irreale. Il suo caso non è però l’unico. A fine 2010 sono state diffuse in rete le fotografie originali della campagna di Dolce&Gabbana con Madonna che, comparate con quelle pubblicate, mostrano un viso molto meno in salute. Abuso di Photoshop anche per Demi Moore, senza fianchi grazie a Photoshop, e per le modelle di Ralph Lauren, con un rapporto vita/fianchi al limite dell’umano. Nemmeno Winston Churchill si è salvato: il sigaro che il primo ministro britannico fumava in una foto storica è sparito un anno fa, come per magia, per rendere la foto un’immagine sana e politically correct.