La regola è stata introdotta dalla Federcalcio americana in risposta alle preoccupazioni dei genitori dei piccoli sportivi.
I colpi di testa possono essere molto dannosi, in particolare sotto una certa età. Infatti, il rischio di commozioni cerebrali è alto, e non solo quello. Secondo alcuni esperti, i traumi provocati in questo modo possono ledere parti del cervello molto importanti e portare malattie anche letali, come il morbo di Lou Gerigh o altri tipi di invalidità.
Bambino gioca a calcio. Photo credit: LabyrinthX-2 / Foter.com / CC BY-SA
Secondo Robert Cantu, famoso neurologo esperto in materia di danni provocati dai traumi cranici, i bambini fino a 12 anni rischiano di più perchè la loro materia grigia e i muscoli del collo non sono ancora ben formati. Secondo un recente studio, dal 2010 sono circa 50mila i bambini che hanno riportato traumi cranici di diverse entità mentre praticavano gli sport più svariati, come il calcio, il basket o il baseball.
«È un buon passo in avanti l’aver almeno stabilito un’età minima sino a cui non si può giocare con colpi di testa, ma c’è ancora molto da fare» dice Christopher Nowinski, direttore della NGO “Concussion legacy Foundation”.
La Federcalcio statunitense ha disposto queste precauzioni come risposta a un’azione legale intentata dai genitori. Se al di sotto dei 10 anni i colpi di testa sono stati vietati, si è comunque raccomandato di prestare una particolare attenzione anche ai bambini dai 10 ai 13 anni.
Posizione ancora più radicale invece è quella di Michael Kaplen, avvocato che rappresenta le vittime di trauma cranici e professore di legge alla George Washington University. Per lui i colpi di testa andrebbero totalmente banditi, anche per i ragazzi più grandi. Imporre limiti di età, ha detto, è arbitrario e sciocco.
Recentemente, due studi dell’Università di Boston hanno evidenziato proprio la pericolosità di certe azioni sportive: i traumi cranici subiti da bambini al di sotto dei 12 anni possono impattare negativamente sull’integrità neurologica e, infatti, il 95% dei giocatori di football americano presenta gravi danni al cervello.
E.S.
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