



Ogni volta che preparo un mercato dell’usato, del vintage o dell’antiquariato mi sale l’adrenalina mista a nostalgia e a quel pizzico di solitudine. La prepazione tecnica degli scatoloni è molto faticosa, l’imballaggio deve essere accurato soprattutto quando si proteggono i vetri ed i crsitalli! Ogni cassetta di colore rosso e verde, quelle da uva del mio papà, hanno una grande etichetta che reca il nome di ciò che contiene. Ho preparato l’inventario con l’elenco ed i prezzi degli oggetti e della biancheria che porterò domenica alla manifestazione ed ho selezionato quelli di porcellana che andranno venduti a parte, dato il prezzo un elevato.
Ogni volta la il colore delle tovaglie che ricopriranno i tavoli dello stand, lo scelgo in base al periodo che stiamo vivendo.Domenica sarà l’otto Marzo, nota e ancora festeggiata “Festa della Donna” perciò tutti gli addobbi volgeranno al giallo. gialle, dato che domenica è la
Gialli saranno gli omaggi per le signore, gialli i cesti di vimini che ho ricoperto di stoffa, e sicuramente anch’io indosserò qualcosa di giallo! Quando mi aspetta una fiera o un mercato preferisco non essere aiutata da mio marito nella suddivisione dei generi merceoligci che andremo ad esporre, ma seguo uno schema mentale ben preciso che mi sono studiata giorni prima. Qualche volta mi costa separarmi da un pizzo antico, da un vecchio macinino da caffè, da una zuccheriera, oppure più semplicemente da una scatola di latta che raffigura i bambini mentre addobbano l’albero di
Natale. Ogni oggetto dal quale mi separo ha una sua storia, tante vite già vissute e tante aspettano di essere vissute con lui. Nelle ultime foto da me scattate (male!) vi faccio vedere alcune delle scatole che ho collezionato negli ultimi tempi.
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