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USCIRE DI CASA – la mia esperienza

Da Contofinoa3
GEMELLI. ISTRUZIONI PER L’USO
Il tema è di primaria importanza.A un certo punto della storia, i gemelli arrivano a casa. Se siete particolarmente fortunati questo accadrà poco dopo il parto… altrimenti qualche settimana di incubatrice prorogheranno le dimissioni.Quando il nucleo famigliare si ricostituisce dentro le mura domestiche, il primo interrogativo che assale le mamme (e non i papà i quali rientrano a lavorare) è: "e ora come faccio a uscire di casa?".Non è facile portare fuori i gemelli, soprattutto se sono tre e se non avete l’ascensore delle dimensioni adeguate.

USCIRE DI CASA – la mia esperienza

foto Loretta Campomaggi

Si deve rinunciare a qualche ora ai giardini, senza dubbio… Si deve rinunciare a volte anche ad essere la mamma che “non ho bisogno di nessuno, me la cavo come sempre da sola… IO!” Devo dire che nel tempo ci si ingegna in maniera imprevedibile.Noi abbiamo perso l’abitudine di uscire soli. Con questo intendo un rapporto 1 adulto con 4 bimbi (il più grande di tre anni).O gli adulti sono due oppure i bimbi escono a turno.Chiara, Davide e Alessandro hanno due anni e mezzo e Francesco quattro; da poco sto iniziando a sperimentare piccoli tragitti con loro: è molto impegnativo… per il grado di attenzione da dedicare… è anche molto gratificante.Partendo dalla nostra esperienza, mi sento di aggiungere1)   è una fase che finisce; i nostri figli non subiscono alcun danno irreparabile se escono di casa meno dei coetanei; non se ne ricorderanno, apprezzeranno maggiormente le poche volte che si uscirà tutti assieme. Se abitate in città puzzolenti e piene di macchine può essere un beneficio uscire poco2)   non cercate mai di fare le cose senza sentirvi totalmente in grado di farle: mettete a rischio l’incolumità dei bimbi3)   non acquistate il passeggino prima che nascano i gemelli; fatevi prestare cose per le prime urgenze e poi valutate con calma come intendete organizzarvi4)   ascoltate le esperienze e le sperimentazioni fatte da chi ha avuto analoghe esperienze, partendo dai più vicini (non nello spirito ma negli spazi fisici)5)   se abitate in un condominio cercate di capire quanta disponibilità c’è da parte dei vicini a sopportare passeggini sui pianerottoli e nei pressi dell’ascensore (ammesso che lo abbiate) 6)   se avete dei buoni rapporti di vicinato coinvolgete le persone: avere qualcuno che senza invadenza si rende disponibile a guardare i pargoli mentre si fa la spola da su a giù (e viceversa) può fare la differenza7)   sfruttate i balconi (ammesso che li abbiate); proponete ai vostri figli di uscire, organizzate cose con loro e preparateli per una gita… sul balcone della cucina!8)   Sfruttate il più possibile gli “attrezzi del mestiere” a vostra disposizione: zainetti, marsupi ecc… Per molto tempo ho appeso uno zainetto al manubrio del passeggino doppio. I gemelli inizialmente in genere non pesano moltissimo.9)   Nello sperimentare la soluzione migliore, ascoltate il gradimento espresso dai bimbi. 10)  Se siete abituati a ingegnarvi, allora costruitevi voi lo strumento più adatto. Io ho un ascensore in cui entra a malapena un passeggino singolo; il mio problema era come farli arrivare a piano terra tutti insieme per poi portarli in macchina o sul passeggino posto al fondo della scale. Ci siamo inventati una “scatola” con ruote, di legno, utilizzando sponde di un lettino Ikea, molto leggero, economico e dell’altezza idonea. Il tutto è stato pensato per essere ripiegato e riposto in macchina.
11)  Non dimenticare MAI che i figli, gemelli e non, crescono.

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