Botta e risposta fra l’Usigrai e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Se il premier questa mattina, al Festival dell’Economia di Trento ha definito “umiliante” lo sciopero unitario del servizio pubblico in programma per l’11 giugno, l’esecutivo Usigrai accoglie la sfida e rilancia: «Finalmente siamo al cuore del tema: finalmente si parla di riforma della Rai Servizio Pubblico. Se è questa la partita che Renzi vuole fare, noi ci stiamo». È quanto afferma, in una nota, l’esecutivo Usigrai, dopo le parole del premier Matteo Renzi sulla Rai, al Festival dell’Economia di Trento. «Del resto lo chiediamo da anni -prosegue l’Usigrai- ma ora Renzi agisca subito: fissi le tappe, con tempi certi e serrati. Noi diciamo che si può fare in 60 giorni in 5 mosse: rinnovo della concessione subito nel 2014, rottamazione dei partiti e dei governi dal controllo della Rai, lotta all’evasione, canone sociale, e riorganizzazione aziendale». «Non vediamo l’ora di fare -assicura l’Usigrai- una bella operazione verità sui conti, per colpire i veri sprechi: appalti, consulenze esterne, produzioni esterne, contratti di collaborazione inutili e superpagati, e che fanno comodo a qualcuno e vanno contro gli interessi di tutti, mentre in azienda si consentono marginalizzazioni e sottoutilizzazioni».
Intanto è stato reso noto poco fa che L’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali valuterà, nella seduta di martedì 3 giugno, la legittimità dello sciopero proclamato dai sindacati dei lavoratori Rai. «In questo momento serve il dialogo. Non credo che uno sciopero faccia bene alla Rai». Lo sostiene il consigliere Rai, Luisa Todini, commentando le parole di Renzi. «Anche nella migliore azienda – dice all’ANSA – ci sono inefficienze da tagliare». Todini definisce «illazioni» le notizie di stampa secondo cui gli introiti per la quotazione di Raiway andrebbero a incidere sull’esercizio 2015. «Se l’operazione si farà in autunno incideranno sul 2014», afferma. Todini invita quindi Renzi a «mettere mano pesantemente alla governance, che è ancora politicizzata».
Anche il Presidente della Commissione Vigilanza Rai Roberto Fico, prende posizione: “Penso che il ricorso allo strumento dello sciopero da parte dei dipendenti della Rai sia legittimo nel metodo e assolutamente motivato”. Fico non esclude nemmeno la partecipazione di una delegazione del Movimento 5 Stelle alla protesta: “Potrebbe anche essere che qualche nostro deputato partecipi alla manifestazione, per ora non abbiamo pensato ad una eventuale rappresentanza ufficiale”. L’esponente del M5S ha detto la sua anche sul tema dell’informazione: “Il numero di testate giornalistiche è eccessivo, vanno ridotte e dobbiamo ripensare anche Rai News, che realizza una share bassissima“. Poi propone una soluzione: “Le testate giornalistiche della Rai le porterei a tre, regionale, nazionale, internazionale”.