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Uso indiscriminato?

Creato il 12 marzo 2014 da Odio_via_col_vento

 

Uso indiscriminato?

 

Lecita o illecita la manipolazione dell'immagine di un'opera d'arte a fini commerciali?

«L’immagine pubblicitaria del David armato offende e viola la legge. Agiremo contro l’azienda americana che deve ritirare subito la campagna». Così il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini-

 

Non è mancato chi è intervenuto a difendere quella pubblicità, apprezzando la creatività post futurista della manipolazione visiva, così come chi ha elencato casi precedenti di utilizzo dell’immagine del David come testimonial di questo o quel prodotto, spesso legato alla moda.

 

Ecco il David vestito da Missoni:

 Da “Io sono un mito”, Electa editore

 

O il David testimonial della Levi's:

Uso indiscriminato?

 

e quello della banchieria intima griffata:

Uso indiscriminato?

 

Ma anche ispirazione per pubblicità di auto:

Uso indiscriminato?

 

pubblicità di occhiali:

Uso indiscriminato?

 

pubblicità del gioco del lotto (mascherato da inno allo sport):

Uso indiscriminato?

 

o della italica pasta:

Uso indiscriminato?

 

Il messaggio promozionale che si vuole trasmettere è che la perfezione del prodotto sia paragonabile a quella artistica dell’opera e, perché no, a quella del canone anatomico rappresentato.

Sergio Givone, assessore alla cultura di Firenze, nonché filosofo, ha proposto di chiedere come risarcimento (del leso diritto all'immagine) una cifra astronomica alla Illinois Arma Lite, per poter investire la somma nella manutenzione dei beni culturali italiani: «Quella pubblicità rappresenta un oltraggio forte. E’ un atto di violenza nei confronti della scultura: come prenderla a martellate e forse, anzi, persino peggio […] Quello ritratto da Michelangelo è un giovane uomo inerme, pronto a sfidare Golia con una semplice fionda: qua gli viene dato un enorme fucile. Oltre all’abuso, c’è la falsificazione».

Il direttore della Galleria dell'Accademia (il museo dove il David è esibito) dice esplicitamente che le armi e l'arte si escludono a vicenda: «L'immagine della violenza e delle armi non è accostabile a quella della bellezza».

Alla fin fine questa mi sembra una posizione perbenista e anche un po' bigotta.

Perché il Davide cui si ispira la meraviglia di Michelangelo era un giovane eroe biblico che agì violentemente, uccidendo, sia pure con un'arma più primitiva, la fionda, il cattivo di turno, Golia, e così facendo liberò il suo popolo. In altre rappresentazioni Davide esibisce, come un trofeo, la testa di Golia, che decapitò dopo averlo atterrato. Un soggetto, se vogliamo, un po' macabro.
È comunque un combattente, un guerriero. Non è soltanto una rappresentazione classica e composta di una bellezza ideale.

Per una volta mi trovo d'accordo con Vittorio Sgarbi che scrive:

«L'arte è piena di ammazzamenti. E se i fucili arrivano tardi, non si contano le spade, le clave, i pugnali. [...]

E' discutibile che un'immagine di dominio universale, come la Gioconda, non sia alterabile. Duchamp ha pagato i diritti al Louvre per mettere i baffi alla Gioconda?[...]

Uso indiscriminato?

 

(e, aggiungo io: non si parli di mancanza di rispetto, perché l'acronimo che Duchamp usa a mo' di didascalia sotto la sua manipolazione della Gioconda, L.H.O.O.Q., significa Elle a chaud au cul (e per il significato, anche traslato, della frase, andatevi a leggere Wikipedia)

E continua Sgarbi, sul problema dei presunti diritti d'autore:
«Forse sarebbe meglio lasciar perdere. La contaminazione delle e nelle immagini è una espressione tipica dell'arte contemporanea. Ed è difficile pretendere diritti, tecnicamente, non sulla riproduzione dell'opera originale ma su quella alterata, perché è un'altra immagine che potrebbe, a sua volta, pretendere diritti». 

 


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