Recentemente è stato modificato il criterio mediante il quale si determina che i tassi, sopra una certa soglia, sono usurari.
La nuova normativa prevede che la soglia usura sia calcolata aumentando il tasso medio di un quarto a cui va aggiunto un margine fisso di 4 punti percentuali, il quarto bimestre del 2011 segna il tasso fisso usuraio al 10,4 %, mentre per il variabile, il tasso soglia è dell’8,125%.
Se già il modo di determinazione dei tassi soglia suscitava qualche perplessità così come regolamentato dalla legge 108/1996, il nuovo criterio sventola bandiera bianca rispetto al mercato; è il mercato che in sostanza determina la soglia usura e più il trend dei tassi si alza, più si alza il tasso medio e di conseguenza anche l’usura.
E’ chiaramente una manovra per evitare che gli istituti di credito si trovino di fronte alla mannaia dell’usura che è sempre bene precisare, non è solo solo un illecito civile, ma anche penale, in soldoni è un reato ed anche molto grave.
Le associazioni dei consumatori criticano aspramente questo nuovo metodo di calcolo, la situazione è confusa e nelle maglie di una crisi economica così acuta, la politica ha preferito cercare di salvaguardare il sistema banca piuttosto che il sistema persona.
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