La Corte di Cassazione ha finalmente chiarito, in modo inequivocabile, che deve considerarsi legittimo il licenziamento comminato dal datore di lavoro a seguito dell’utilizzo da parte del lavoratore della mail aziendale per motivi estranei all’azienda stessa.
Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 20751 del 10 settembre 2013, ha precisato che qualora il lavoratore, dirigente sindacale, utilizzi la mail aziendale al fine di diffondere comunicazioni lesive nei confronti dell’azienda, tale atteggiamento dovrà essere considerato sufficiente per legittimare il licenziamento nei suoi confronti. In definitiva il giudice ritiene l’atteggiamento del prestatore una insuperabile lesione del necessario rapporto di fiducia tra datore di lavoro e lavoratore.