Titolo: Utopia Morbida
Autore: Fabio Lastrucci
Casa Editrice: Asterisk edizioni
Sottogeneri: Fantascienza Geolocalizzata
Pagine: 42
Anno: 2014
Formato: Digitale
Trama:
In un Italia devastata e ridotta in miseria da un conflitto mondiale, un gruppo di idealisti stretti nel pugno di una dittatura militare sta tentando una rivolta senza armi né violenza. L’esodo dei sovversivi verso i mondi “di là” sembra l’unica via d’uscita a una realtà inaccettabile, le tesi di Huxley e le sue pratiche di derivazione orientale sono lo strumento di un progetto in apparenza suicida.
Giudizio:
La prima cosa che si nota in Utopia Morbida è la coralità dei personaggi: il punto di vista in terza persona mostra gli eventi in corso senza entrarne nel merito e facendo apprezzare lo svolgersi dell’intera vicenda, senza il fardello di dover identificare protagonisti o gregari.
Il racconto di Lastrucci vaga di personaggio in personaggio, alternandosi tra due fronti nettamente definiti e in costante contrapposizione, fermandosi appena per un excursus “di là” il luogo etereo in cui la realtà sembra mutare e agire secondo altre regole.
Del resto i due schieramenti proposti si rifanno proprio alle distopie di Huxley: una tirannia insopportabile e cieca che piega gli individui alla conformità e gli “obiettori di veglia” che fanno di tutto per cercare la loro utopia, trasformando i libri di Huxley in un vero e proprio testo sacro.
L’intera narrazione rimane pacata e Lastrucci non si fa influenzare dalle frenesie dei suoi personaggi, spaziando tra misticismo e fantascienza, senza tuttavia rimanerne impantanato, continuando anzi a tessere l’intreccio degli eventi fino al culmine della narrazione. La lettura scorre veloce e benché priva di brusche accelerazioni, riesce a tenere i lettori incollati alle pagine fino al finale.
Purtroppo la brevità dello scritto limita la crescita emotiva legata alla lotta tra gli schieramenti. Forse un’esplorazione più approfondita di personaggi come il dottor Mati o dell’ambientazione avrebbe dato maggior spessore a un intreccio scevro di orpelli. Tuttavia, Lastrucci riesce a condensare le sue riflessioni sulla vicenda, lasciando nel lettore l’idea alla base del racconto.
In questa Utopia Morbida c’è però molto più di ciò che si legge: tutto il racconto è una riflessione sulla realtà che non ha nulla da invidiare a Dick o altri maestri del genere, lasciando nel lettore gli stessi interrogativi che animano alcuni personaggi.
Sull’autore:
Fabio Lastrucci nasce a Napoli nel 1962. Scultore e illustratore, ha lavorato con le principali reti televisive nazionali e il Teatro lirico nei laboratori Golem Studio e Metaluna. Nel 1987 disegna il fumetto La guerra di Martìn, su testi di Francesco Silvestri. Come autore teatrale ha scritto lo spettacolo Racconti salati (con F. Rea e F. Fiori). Con le Edizioni Scudo propone nel 2012 il saggio I territori del fantastico, una raccolta di interviste semiserie con autori italiani e stranieri. Nel 2014 pubblica con Milena Edizioni il romanzo Precariopoli. Collabora con Delos Science Fiction, Rivista Milena e Rivista Fralerighe.
Lerigo Onofrio Ligure