Uzbekistan. Nuove elezioni per un paese in corsa

Creato il 29 novembre 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

Il prossimo 21 dicembre si terranno in Uzbekistan le consultazioni per l’elezione della Oliy Majlis, l’Assemblea Suprema del paese, la quale detiene il potere esecutivo.
Questa è divisa in due rami, la Camera Legislativa dell’Uzbekistan ed il Senato dell’Uzbekistan e i suoi membri rimangono in carica per una durata di cinque anni; ad essere eletta direttamente dal popolo è però solo la prima, i cento membri del Senato vengono invece nominati a scrutinio segreto da dei consigli regionali, sei per ogni regione (più altri sei per la città di Tashkent ed altrettanti per la regione semi autonoma di Karakalpakstan) tra le persone più illustri e rappresentative, a cui se ne aggiungono sedici scelti direttamente dal presidente della Repubblica, attualmente Islam Karimov.
Il risultato delle urne deciderà invece quali saranno centotrentacinque dei centocinquanta componenti della Camera Legislativa tra i quattro partiti che prenderanno parte alla sfida elettorale: il Partito Liberal Democratico (anche detto Movimento degli imprenditori e degli uomini d’affari) che attualmente detiene 53 seggi alla Camera e 41 al Senato e che ha come leader le stesso Karimov, il Movimento Democratico di Rinascita Nazionale, 31 seggi alla Camera, presieduto dal premier Shavkat Mirziyoyev, il Partito Democratico del Popolo (32 seggi alla Camera, 28 al Senato), guidato da Hatamzhon Ketmonov che è l’erede del vecchio Partito Comunista ed il Partito Democratico per la Giustizia Sociale che, con a capo Sobir Tursonov, detiene 19 seggi alla Camera. Quindici posti sono invece riservati al Movimento Ecologista dell’Uzbekistan e vengono assegnati a persone scelte direttamente dal congresso del partito.
Anche la rappresentanza femminile è aumentata: nel 1999 infatti ben il 93% dei membri della Camera erano uomini, il voto del 2009 ha invece più che triplicato la percentuale di donne nella camera bassa, portandola al 22%; una legge dello stato impone inoltre che le liste presentate da ogni partito siano composte almeno per il 30% da candidati di sesso femminile.
Questa tornata elettorale si svolgerà inoltre in un clima completamente diverso rispetto al passato: l’Uzbekistan di oggi non è più quello di cinque anni fa; in questo ultimo periodo il paese è stato infatti protagonista di un notevole sviluppo economico e, dopo decenni passati sotto il giogo di Mosca e la pesante eredità del dominio sovietico, una leadership forte lo sta portando ad essere uno degli stati di primo piano nell’area dell’Asia centrale, con un conseguente incremento dell’occupazione ed il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
L’istituzione da parte del Governo di distretti industriali speciali come la Navoi Free Industrial Economic Zone (Fiez) [1], nella quale le aziende hanno a disposizione infrastrutture moderne, materie prime in loco ed un regime fiscale agevolato, sta infatti attirando l’interesse di numerose compagnie straniere; un esempio è l’italiana Landi Renzo la quale ha deciso di investire in Uzbekistan nel settore dei sistemi a gas[2], a questo si aggiunge poi lo sviluppo del settore agricolo, di quello estrattivo ed i piani di ammodernamento delle infrastrutture, soprattutto per quanto concerne la rete viaria e ferroviaria, che stanno riguardando tutto il territorio nazionale, richiamando capitali ed investimenti dall’estero, rendendo il paese asiatico la nuova frontiera per le industrie occidentali.

[1] http://www.fiez.uz/
[2] http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=42531

In foto: il palazzo della Oliy Majlis

da Notizie Geopolitiche



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