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Si tratta del brand Viral, arrivato al terzo film e che a differenza dell'altro si segnala per una minore libertà creativa , confinando The collective ( il nome che firma complessivamente il film) al genere del mockumentary e del found footage, criticatissimi qui a bottega ma alla fine non ce ne perdiamo mai uno.
In questo terzo film ci sono tre corti più un episodio a fare da cornice.
In realtà dovevano essere quattro con l'episodio firmato da Todd Lincoln , intitolato Gorgeous Vortex ma per ragioni misteriose questo ultimo segmento ( 17 minuti) è sparito del tutto anche nelle previews e ha ridotto il film al curioso minutaggio di 81 minuti titoli di testa e di coda compresi.
Analizziamo i singoli segmenti :
1) VICIOUS CIRCLES ( di Marcel Sarmiento ) : un tizio ha l'ossessione di creare un video che diventi virale su internet e per fare questo calpesta tutto quello che gli sta attorno, compresi i sentimenti della sua ragazza. Una brutta sera si mette in testa di girare un video su uno spericolato inseguimento di polizia e si accorge presto che ci sono modi ben più dolorosi per essere la new sensation su internet.
E' l'episodio che fa da cornice agli altri e si ripresenta tra un segmento e l'altro.
Il primo aggettivo che mi viene da attribuirgli è irritante sia per come è girato e montato ( la nuova frontiera del montaggio ipersincopato, il mare a forza 7 vi sembrerà in bonaccia a confronto) sia per quel sottotesto moralista che vien fuori senza che sia richiesto.
Veramente brutto e introduce male il film. Curioso che Sarmiento abbia girato un corto per il primo ABC of Death , D for Dogfight. ( VOTO : 3 / 10 )
2 ) DANTE THE GREAT ( di Gregg Bishop ) : racconta invece di un mago che trova un mantello magico appartenuto a Harry Houdini. Ha la capacità di far sparire la gente, animali od oggetti e farli ricomparire in altri posti. Il mantello gli fa avere il successo ma non sono tutte rose e fiori, anzi si ritrova con un sacco di nemici eliminati ( in modo brutale) attraverso il mantello. Ma chi la fa l'aspetti.
Ora dicevamo che in V / H / S : Viral c'erano solo mockumentaries o found footages.
Ecco questo corto, per altro piuttosto divertente, con begli effetti speciali molto splatterosi, ha anche quel briciolo di ironia bastarda che non guasta, ebbene dicevo che questo corto faccio molta fatica a catalogarlo nel genere imposto dal brand.
Chi la tiene la telecamera? chi gira le magie e gli spettacoli? Boh....però mi sono divertito molto a vedere questo episodio ( VOTO : 7 / 10 ) .
3) PARALLEL MONSTERS ( di Nacho Vigalondo ) : un inventore ha creato una porta che permette il passaggio in un universo parallelo in cui c'è un altro lui. Per un quarto d'ora si scambiano i rispettivi universi ma entrambi scoprono che non è tutto oro quello che luccica. Sono entrambi abbacinati dalla possibilità di fare sesso diversamente e questo mal gliene incoglierà ad entrambi.
All'inizio questo episodio mi ha fatto quasi sobbalzare perché ci ho rivisto il Nacho Vigalondo del mio cult assoluto Los Cronocrimenes. Il vedere un altro se stesso, quello sbalzo di 15 minuti.
Poi sembra che lo spunto non partorisca altre idee vincenti perché anche qui una certa punta di moralismo prende il sopravvento ( ma davvero siamo tutti mossi esclusivamente dall'avidità sessuale?) per poi risollevarsi in un finale che ti fa salire il cuore in gola.
Comunque si resta discretamente soddisfatti anche se da Nacho Vigalondo ci si aspetta sempre di più. Curioso che anche lui abbia partecipato al primo ABCs of Death ( A for Apocalypse ). ( VOTO : 7 / 10 )
4 ) BONESTORM ( di Justin Benson e Aaron Moorhead) un gruppo di skaters di Los Angeles che ha montato le telecamere nei caschetti per ammirare le proprie evoluzioni sconfina in Messico per trovare nuove piste da skate e si trovano nel mezzo di un culto religioso messicano in cui vengono attaccati da zombie e da scheletri.
Ecco questo è veramente un found footage girato quasi totalmente in soggettiva.
Curioso lo spunto ma il tutto si risolve in una lotta estenuante , per lo spettatore, tra skaters e scheletri. Anche questo soffre di un montaggio aggressivo che provoca mal di mare.
Dai registi del bel Resolution mi aspettavo di più, in questo episodio è buono l'attacco ma poi diventa tutto abbastanza monotono. Peccato ( VOTO : 5 / 10 )
PERCHE' SI : continua un brand che ha regalato diverse soddisfazioni, due episodi su quattro all'altezza
PERCHE' NO : paradossalmente uno degli episodi che funziona meglio non è un found footage o un mockumentary, un episodio cornice inguardabile, letteralmente e uno deludente per i nomi coinvolti...
( VOTO : 5, 5 / 10 )
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