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Va deserta la gara per il revamping dell’inceneritore di Desio

Creato il 17 luglio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La notizia è stata data da Gianmarco Corbetta (il link http://gianmarcocorbetta.it)

con questo post. A Cremona la società della gestione dei rifiuti, dedita con tutto il cuore a racimolare ogni euro possibile, prosegue imperterrita. A Desio “ci ha pensato il mercato”, commenta con comprensibile entusiasmo Gianmarco Corbetta. Il mercato ha punito chi puntava su un certo tipo di mercato, con il sostegno della politica. Si spera che l’inceneritore di Cremona non resti se non l’unico, uno dei pochi superstiti della Lombardia. Il sindaco Galimberti ha dichiarato di voler vedere chiaro nei conti Aem eppure già pensa anche lui a un piano industriale di tre anni per lo spegnimento dell’inceneritore. Ma resta l’assurdità di un teleriscaldamento che palesemente non funziona, come riconosciuto anche da dirigenti comunali, e non può essere “reso efficiente” nelle condizioni in cui si trova, se non con investimenti enormi. E gli altri sindaci del circondario di Cremona? Si attendono iniziative serie. Ecco il post di Corbetta.

 

Apprendo, con viva e vibrante soddisfazione, dal sito della società Bea Brianza Ambiente Energia, che la “gara a procedura aperta per la selezione del/i socio/i privato/i di minoranza della società Bea Gestioni S.p.A.” è andata deserta per il lotto 3 relativo ai lavori di revamping del forno inceneritore (20 milioni di euro). Stessa sorte per il lotto 1 (7 milioni di euro) per la realizzazione di un impianto di compostaggio, mentre è in corso di definizione il lotto 2 (6 milioni di euro) relativo alla fornitura di una nuova turbina per la produzione di energia. Si tratta di un’ottima notizia per tutti coloro che hanno a cuore la corretta gestione dei rifiuti, il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute umana. La dirigenza di Bea e i sindaci avevano fatto orecchie da mercante a chi li avvisava che il mondo della gestione dei rifiuti attorno a loro era cambiato; che in Lombardia i rifiuti sono e saranno sempre di meno; che la Regione sta per finalizzare un piano per la graduale dismissione degli impianti più vecchi e meno efficienti. Come gli ultimi soldati giapponesi hanno continuato a combattere una guerra già persa, difendendo il progetto di rifacimento e potenziamento del forno di Desio (vecchio di 40 anni) che prevede di allungarne la vita ancora per altri 18 anni. Laddove non è arrivata la politica brianzola, ci è arrivato il mercato, che ha bocciato sonoramente i sogni di gloria inceneritoristi di Bea e dei sindaci soci (di centro-sinistra) che avevano approvato il suo piano industriale. Ora è il mercato a decretare il fallimento di questo progetto senza senso. Dispiace per l’impianto di compostaggio, questo si realmente utile al nostro territorio; ma evidentemente nessuna azienda si azzarda ad entrare nel capitale sociale di una società come Bea – così miope da puntare ancora sull’incenerimento dei rifiuti – anche per la gestione di attività parallele che nulla hanno a che fare con l’incenerimento. Il MoVimento 5 Stelle chiede le dimissioni immediate dei vertici di Bea e Bea Gestione. Non esistono uomini per tutte le stagioni, chi ha fallito vada a casa. E ora si spera che i sindaci finalmente capiscano di essersi cacciati in un vicolo cieco, rimettano mano al piano industriale e facciano partire un tavolo di lavoro, composto da esperti indipendenti, che studi la fattibilità tecnica, economica e ambientale di scenari alternativi al revamping. Proprio come stanno facendo i sindaci soci dell’inceneritore Accam di Busto Arsizio. E’ così difficile seguire la loro strada? – See more at: http://gianmarcocorbetta.it/2014/07/clamoroso-deserta-la-gara-per-il-revamping-del-forno-di-desio/#sthash.zuiAAgJp.dpuf

 


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