Dopo le mode riguardanti i lifting del viso, cavitazioni e liposuzioni del corpo, mastoplastica e rinoplastica, ecco aggiungersi un altro intervento di chirurgia estetica, che sta spopolando, soprattutto in America, questa volta interessa le braccia, si tratta della brachioplastica.
Con il passare degli “anta” i muscoli tendono ad inflaccidirsi, la zona interna delle braccia è una delle più difficile da trattare, spesso gli esercizi in palestra non sono sufficienti a rinvigorire il muscolo, così per non evidenziare i danni provocati dall’ incedere implacabile del tempo, si pensa di porre rimedio con un lifting delle braccia, perchè proprio di lifting si tratta.
Soprattutto dopo un vistoso calo ponderale o in persone con obesità localizzata e lipodistrofia si forma nella zona interna un’ampia plica cutanea che provoca un effetto tipo bandiera o come gli anglosassoni lo chiamano effetto “batwing” cioè ali di pipistrello.
Lo scopo di questo intervento è quindi di rimodellare le braccia asportando cute e tessuto adiposo in esubero.
Secondo la A S P S : American Society of Plastic Surgeon, negli ultimi anni la brachioplastica ha fatto registrare un aumento del 40% nelle donne che hanno superato i 40 anni d’età.
Così bisogna guardarsi non solo dalle rughe, dalla cellulite, ma anche dal crollo dei tricipiti che stentano a resistere all’effetto della forza di gravità, io, pigra come sono e certamente mal disposta a qualsiasi intervento chirurgico, un rimedio ce l’ho, porto quasi sempre una bella manica al gomito e d’estate, quando proprio non resisto al caldo ed indosso canotte, se devo salutare o versare il sale nella mia insalata, muovo solo la mano tenendo accuratamente il braccio ben teso.
I rimedi possibili sono tanti, si tratta solo di saper scegliere quelli giusti !
Lolli