di Massimo Borghese
CATEGORIE: Vaccinazioni , Infanzia
Vaccinazioni pediatriche
"Dottore, non mi consideri anche lei una pazza visionaria, non faccia come tutti i suoi colleghi che ho interpellato fino ad ora!".
Così si è presentata una mamma questa mattina in una città del nord in cui stavo concludendo una "due giorni" di visite e controlli presso una nota associazione autismo.
Questa splendida mamma mi ha raccontato, nel corso dell'anamnesi, che la sua bambina il giorno dopo la somministrazione della prima dose di vaccino esavalente, dormì per l'intero arco delle ventriquattro ore, e che il giorno ancora seguente, cominciò a manifestare un'agitazione sempre maggiore e forti disturbi del sonno; sintomi durati un intero mese. A seguire, una regressione delle prime acquisizioni verbali e delle capacità comunicative e ludiche.
Nonostante la segnalazione alla pediatra, quest'ultima aveva preteso che la bambina continuasse il programma di vaccinazioni, tutt'al più aumentando la distanza di tempo tra la prima e la seconda dose; ed in questo intervallo la bambina aveva anche ripreso una serie di abilità - soprattutto perchè fortemente stimolata dai genitori - ma subito dopo la seconda vaccinazione esavalente, ecco una nuova regressione.
La bambina mi è stata portata all'osservazione odierna, che ha sedici mesi, e segni evidenti di irritabilità in forma di pianto facile e continuo, iperattività, dispersione attentiva, assenza di linguaggio, da considerarsi come perdita delle abilità verbali che aveva precedentemente acquisito (confrontando il riscontro personale con i dati anamnestici).
Mi ha colpito la determinazione di questa mamma, convinta che la figlia stia subendo una clamorosa involuzione, e che non sia nella norma o comunque in condizioni non preoccupanti, come asseriscono i vari pediatri e neurologi interpellati.
Ho creduto a questa donna, e glielo ho detto subito, senza mezzi termini. Dopo aver visitato e osservato attentamente la sua bambina, e aver riscontrato la presenza di evidenti segni di mancanza di coordinazione sensomotoria, di non mantenimento dello sguardo, di estrema irritabilità ed ipersensibilità agli stimoli, di una inusuale candidosi diffusa, aver preso atto di una strana e recente inappetenza... le ho detto che secondo me ha ragione, e che è stata bravissima a portarmi la piccola a sedici mesi e non in età più avanzata.
Ho dunque apprezzato e ammirato la sua lucida intelligenza e capacità analitica, il suo non nascondersi vigliaccamente dietro al metaforico dito del "però può darsi che tutto si rimetta a posto spontaneamente col tempo", il suo non dare ascolto a chi aveva tentato di rassicurarla senza neppure visitare approfonditamente la bambina.
Contestualmente e allo stesso tempo non ho però potuto fare a meno di rilevare ancora una volta la superficialità di quanti, richiesti di un parere, non avevano profuso alcun impegno per cercare di capire se almeno questa mamma potesse aver detto qualcosa di sensato e credibile. Niente! Solo una serie di risposte basate su luoghi comuni e posizioni standard, come... da protocolli.
Credo che difficilmente si potrà vedere la realizzazione pratica dei veri criteri di prevenzione e terapia precoce, fino a quando genitori attenti e intelligenti verranno scambiati per visionari!