Il vaccino antinfluenzale è una risorsa oppure solo una possibilità di business?
Il vaccino antinfluenzale è una risorsa oppure solo una possibilità di business? A chiederlo l’Unione Nazionale Consumatori secondo cui i consumatori hanno il diritto di conoscere l’efficacia del vaccino per poter scegliere consapevolmente come difendersi dall’influenza. Ogni anno, il periodo nel quale si effettua la prevenzione è sempre accompagnato da un nutrito dibattito circa l’efficacia del vaccino: quest’anno ancora di più visto che diverse marche di farmaco sono finite sotto accusa per la presenza all’interno di sostanze pericolose.
L’UNC, che si è rivolta al Ministero affinchè faccia chiarezza, ha fatto sua l’indagine del “Center for Diseases Control and Prevention” degli Stati Uniti: “Secondo le Autorità sanitarie degli USA -spiega Agostino Macrì esperto in materia dell’associazione- l’efficacia dei vaccini impiegati negli Stati Uniti nell’ultima campagna per la prevenzione dell’influenza è stata modesta nella popolazione ultra sessantacinquenne, il che fa sorgere qualche dubbio anche su quanto siano utili per le persone anziane del nostro Paese. Per questo motivo abbiamo chiesto chiarimenti al Ministero, anche per evitare che questi dati siano strumentalizzati nella prossima campagna antinfluenzale”.
Sugli effetti benefici delle vaccinazioni non hanno dubbi i pediatri della Fimp: “L’influenza non viene percepita come una malattia che può provocare delle complicazioni. Dobbiamo risalire la china e far capire che è importante vaccinare i bambini, soprattutto quelli con patologie croniche, problemi respiratori e chi va all’asilo” sostiene Giuseppe Mele, presidente Fimp, sottolineando che l’influenza di quest’anno ha colpito soprattutto i bambini, e la causa in parte è da addebitare anche al crollo delle vaccinazioni anti-influenzali verificatosi quest’anno, che secondo la Federazione è stimabile nel 20-40% in meno rispetto alla passata stagione.