Questa è la storia di Sergio e Valentina che dopo anni di aver “condormenza” (dormivamo insieme tenendo gli effetti personali in abitazioni diverse), provano a concepire un figlio. La loro storia è scandita da piccole scelte non convenzionali o almeno fuori dai tempi della “normalità”: fidanzamento, matrimonio, coabitazione e figli. La lieta novella porta al ripensamento di questa strana convivenza, il tempo a disposizione per organizzare il matrimonio è diventato decisamente troppo stretto, vogliono sposarsi ma devono prepararsi anche per il figlio in arrivo.
La madre della sposa è appassionata di qualsiasi tipo di organizzazione ed i fidanzati si affidano a lei. Era una sera di settembre 2011, ed esordì così: “Penso a tutto io” e loro le diedero fiducia.
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Sergio e Valentina si sposano il 4 dicembre 2011 a San Flaviano di Cingoli (MC), ma il loro album di matrimonio sembra quello dei miei genitori, sembra infatti uscire direttamente dagli anni 80.
La mamma sceglie una data di dicembre così avrebbe avuto tutto il tempo di preparare, gestire ed organizzare tutto durante il mese di novembre, in quanto nel suo negozio di bomboniere ed articoli da regalo ci sarebbe stato poco lavoro e fa sì che il ricevimento sia per pranzo, così avrebbero potuto partecipare anche i nonni.
L’obiettivo che Valentina si era prefissata per il proprio vestito da sposa era quello di sentirsi a proprio agio, quindi ha scelto un pantalone, una casacca ed un cappottino, tutto rigorosamente costruito intorno ad un pancione in espansione con la signora Grazia di Cm creazioni, proprietaria della show room, che seppur scettica ha assecondato le sue esigenze facendo anche previsioni sul sesso del nascituro. Sergio, alto e di bella presenza, si è concesso il tight da manifattura costituito da una giacca in fresco lana grigio antracite a code larghe, fasciante sui fianchi e da portare rigorosamente allacciata. I pantaloni erano a righe grigie e nere. Il gilet era in doppio petto in panno leggero grigio chiaro, la camicia con polsini doppi, chiusi da gemelli ed il collo rigido.
La cerimonia che si è svolta nella piccola chiesa del 1568 di Santa Maria delle Grazie a San Flaviano di Cingoli è stata decorata con gerbere rosse, come i sacchetti dei confetti e come la fiat 500 anni 80 cabrio rossa fiammante con la quale sono partiti direzione ristorante. Il bouquet era uno splendido cestino di roselline color avorio come il vestito.
La location, a Treia (MC), è Il casolare dei segreti, un posto dove l’amore per la cucina prevale su tutto. Come tutto il matrimonio, il menù era all’insegna degli anni 80 con cappelletti in brodo e bollito. Anche la musica del ricevimento era compilazione tutta italiana in stile anni 80. Ogni tavolo riportava i nomi delle località visitate da fidanzati, i loro viaggi d’amore, di scoperte e di passioni.
Le bomboniere hanno sostituito i fiori sul tavolo poiché erano grandi e scenografiche: ogni barattolo confezionato aveva all’interno un sacchetto rosso, vista la prossimità del Natale, ed era appoggiato davanti ai piatti degli ospiti. In questi “dolci barattoli” del brand Villa d’Este Home sono stati inseriti quindici deliziosi confetti di mandorla tostata ricoperta da uno strato di cioccolato, ognuno con un gusto diverso e ricoperto da un sottilissimo strato di zucchero. E’ stato un successo, afferma Valentina, ma non aveva dubbi in quanto il negozio della confettata è di famiglia.
Tutte le foto, polaroid comprese, sono di Fabrizio Centioni, un fotografo che lavora ancora in analogico,artista poliedrico e designer fotografico.
Credits:
Foto, Fabrizio Centioni
Abito Sposa, Cm creazioni | Abito Sposo, Tombolini
Location cerimonia, Santa Maria delle Grazie | Location ricevimento, il casolare dei segreti
Bomboniere, Villa d’Este Home