Se la storica sfilata del 1962 nelle sale di Palazzo Pitti segnò una tappa importante per la maison fondata nel 1960 dal couturier italiano Valentino Garavani, la griffe romana ha scelto nuovamente Firenze, questa volta le sale barocche di Palazzo Corsini, per il debutto in passerella del menswear, che finora veniva presentato solo in showroom a Parigi, firmato dai direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli che lo disegnano dall’autunno-inverno 2011-2012 dopo l’uscita di Ferruccio Pozzoni.
E, intanto, si torna a parlare di potenziali acquirenti, a cominciare dal gruppo catalano Puig, che fa capo all’omonima famiglia, con cui Valentino ha un accordo per sviluppare i profumi dal 2010: l’ebitda della casa di moda, al centro negli ultimi anni al di un progetto di ristrutturazione, infatti, è tornato positivo nel primo semestre 2011 e per fine anno sono previsti ricavi per 320-330 milioni di euro. Non è la prima volta, però, che si parla di una possibile cessione di Valentino perché anche altre realtà asiatiche sarebbero interessate all’affare. Permira, che controlla Valentino dal 2007, d’altra parte, ha sempre negato di voler vendere, almeno nel breve periodo.
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