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Valentino Rossi è umano, come tutti noi

Creato il 27 ottobre 2015 da Davideciaccia @FailCaffe

A Kuala Lumpur Valentino Rossi si è rivelato umano, più di tutti gli altri. Ha mostrato una debolezza, è stato onesto, con se stesso e con noi. Niente a che vedere con la lucida e razionale perfidia di Marc Marquez.

rossi marquez
Lo so, su Rossi e Marquez non c’è proprio bisogno che pure io dica la mia. Lo so ma non riesco a esimermi, e, a prescindere dagli ultimi video e dalle inquadrature dall’alto che racconterebbero una storia diversa, credo che ancora una volta Valentino abbia dimostrato di essere una spanna sopra gli altri.

Umano, come Davide, Alessandro, Gianni e chiunque altro. Alla provocazione, a volte, non riusciamo a non cedere, e allora sbrocchiamo: un fallo in un campetto di calcio a 5, una risposta a muso duro, un pensiero delicato verso il provocatore, i suoi ascendenti e discendenti, non ce lo facciamo mancare. Niente a che vedere con la lucida e razionale perfidia con cui un ragazzo di 23 anni decide scientificamente di allargare e le curve, o buttarsi avanti solo per ostacolare e provocare, salvo poi lagnarsi e pretendere sanzioni alla fine della corsa.

Insomma, mentre non fatichiamo a immedesimarci in Valentino, nella sua reazione, avremmo dei seri problemi a vestirci di nero e arancio e fare i Marquez della situazione, qualche scrupolo sulla coscienza penso proprio ci verrebbe. Che poi, sui coccodrilli già pronti sulla fine di Rossi, sulla sua immagine di sportivo ormai compromessa, e sulle varie paternali, ci sarebbe da discutere: forse Lauda, Hunt, Senna e Prost ci andavano leggero? O la classe di Zidane col pallone lo obbligava a essere altrettanto elegante in altre circostanze? Il colore della pelle di Balotelli impone la sua presenza in prima linea alla lotta al razzismo?

Forse è un po’ un gioco facile per tutti pretendere dagli altri, dagli atleti, dai politici, da chi è sotto i riflettori, i comportamenti che per primi non si riuscirebbe a tenere?

Valentino Rossi è e resta il più forte pilota di motociclismo di tutti i tempi, e in più, per come la vedo io, è anche quello con cui andrei più volentieri a prendere una birra a fine giornata, a maggior ragione perché a un certo punto non ha retto e ha reagito, ha mostrato una debolezza, è stato onesto, con se stesso e con noi, insomma si è mostrato umano, più di tutti gli altri.


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