Magazine Salute e Benessere

Valentino Rossi: Siamo un pò in ritardo rispetto a Lorenzo e Crutchlow

Creato il 18 luglio 2013 da Sportnutrizione

MotoGP 2013 - Prove libere Sachsenring

Arrivato a Laguna Seca, il pluri-iridato pesarese ha confidato i suoi pensieri in vista del GP degli Stati Uniti in una Conferenza Stampa organizzata da Yamaha.

Il team Yamaha Factory Racing è già in California da qualche giorno per affrontare il GP degli Stati Uniti, nona prova del Motomondiale 2013 in programma questo fine settimana, e per dare una succosa premiere agli appassionati, la casa giapponese ha organizzato una prima conferenza stampa cui hanno partecipato Valentino Rossi, il boss della squadra Lin Jarvis ed il pilota del team satellite Tech3 Bradley Smith.

Nel corso della Press Conference, Valentino Rossi ha condiviso alcune considerazioni piuttosto interessanti sulla corsa, sul campionato e sul suo recente passato in Ducati. Queste le sue dichiarazioni:

Sulla sua attuale competitività:

“Sembra che siamo un po’ in ritardo rispetto a Jorge [Lorenzo] e anche rispetto a Cal [Crutchlow], perchè abbiamo dovuto ricominciare da capo il nostro lavoro sulla M1 per trovare un buon set-up. Abbiamo fatto un bel passo avanti in occasione del test di Aragon: abbiamo cambiato la distribuzione dei pesi e, soprattutto, abbiamo cambiato qualcosa con la forcella, utilizzando anche una diversa configurazione del retrotreno già utlizzata da Jorge e Crutchlow, ma adesso dobbiamo fare un altro passo in avanti perchè dobbiamo far si che la moto sia in grado di adattarsi meglio a qualsiasi situazione.”

“Al Sachsenring è stato un weekend molto buono per me, a parte la domenica, perche venerdì e sabato ero stato molto veloce: sono tornato in prima fila dopo molto tempo, a un decimo dalla pole, e questo significa che il nuovo assetto della moto funziona. domenica invece ho avuto un po’ troppi problemi con il posteriore, che scivolava molto, anche perchè le condizioni della pista erano leggermente diverse. Tuttavia credo che sia possibile fare meglio, e proveremo a fare un buon lavoro questo weekend proseguendo comunque su questa strada, perchè il nuovo setting della forcella mi da maggior sicurezza in frenata. Di solito freno molto forte fin da subito, ho questo stile, e quindi mi serve che la forcella lavori in una certa maniera. Da qusto punto di vista, abbiamo fatto un buon passo avanti.”

Sulla vittoria di Assen.

“E’ stata una sensazione fantastica, una cosa che mi è mancata per molto tempo. E’ stato molto importante tornare a fare dei buoni risultati e, soprattutto, tornare alla vittoria. Avevamo lavorato molto nel fine settimana ed io ero veloce, e dopo l’infortunio di Jorge quello era sicuramente il giorno giusto per fare ritorno sul podio. E’ stato grande per il team, ma anche per la mia condizione mentale, perchè arrivavo da due stagioni molto difficili e avevo bisogno di quella vittoria, e adesso cercherò di lottare con i più forti tutte le domeniche.”

“E’ stata una gara difficile, perchè ho dovuto spingere ad ogni giro, e ho capito che avrei potuto vincere quando Marquez ha superato Pedrosa ma poi non è stato in grado di raggiungermi. Ho fatto un di giri veloci, e quando ho visto sulla tabella del box che il mio vantaggio stava aumentando ho cominciato a ridere. E’ stata una bella giornata, con grandi emozioni.”

Sul ritorno in Yamaha dopo i due anni in Ducati:

“Tra le due moto ci sono grosse differenze, specialmente – almeno per me – il feeling con l’anteriore: con Yamaha capisci sempre cosa sta succedendo con la gomma davanti, e con l’avantreno della moto, quindi puoi guidare spingendo al limite pensando solo a fare la traiettoria perfetta, puoi frenare più in profondità, puoi provare ad entrare in curva più velocemente. Questa è una grande differenza, perchè con la Ducati la frenata e l’ingresso curva era sempre difficoltoso, bisognava capire sempre bene cosa stava succedendo con la ruota anteriore, ma non avevi abbastanza informazioni per spingere: se provavi a spingere di più perdevi sempre l’anteriore, ed è per questo che ho fatto molti incidenti.”

“Un’altra grande differenza è il motore, il carattere del motore. L’elettronica della M1 è molto meglio, ed è molto più facile capire il modo con cui operare sulla moto per ottenere la miglior accelerazione in uscita curva, ma allo stesso momento è una moto molto facile da guidare. Queste sono le due differenze principali.”

Sui punti di forza di Honda e Yamaha:

“Per me la differenza principale sta nel modo in cui, su piste diverse e in condizioni diverse, la moto fa lavorare gli pneumatici. E’ per questa ragione che un fine settimana magari vedi che Yamaha è più forte di Honda negli ultimi giri, e sette giorni dopo e totalmente l’opposto. Non è cambiato nulla con le moto, è solo un discorso legato alle condizioni, al ‘layout’ della pista, al diverso tipo di asfalto: in certi posti la Honda sfrutta meglio gli pneumatici, in altri invece è meglio Yamaha.”

“Sono moto molto diverse: per me la Yamaha è molto più ‘docile’, più ‘gentile’ e ‘amichevole’ con il pilota, ti da molte informazioni, mentre la Honda è più aggressiva, più ‘fisica’ da portare al limite. Secondo me Yamaha è meglio in ingresso curva grazie all’avantreno migliore, mentre Honda è forse un po’ meglio in accelerazione, perchè quando aprono l’acceleratore sono molto veloci e si raddrizzano meglio rispetto a Yamaha e riescono ad usare molta potenza in accelerazione. Il setting quindi è molto importante, ma direi che le due moto sono su un livello simile.”

Su quale moto ha le maggiori possibilità a Laguna Seca:

“Laguna è una pista molto strana, ma per certi aspetti è anche simile al Sachsenring: ci sono molte più curve a sinistra che non a destra, molti saliscendi – molto più a Laguna che al Sachsenring – curve veloci e curve strette. Guardando al passato, Honda è sempre stata molto forte quì, ma penso che negli ultimi anni questo era dovuto al fatto che Stoner era davvero fortissimo su questa pista. Jorge comunque non era troppo distante, quindi non mi aspetto grosse differenze. Jorge ha vinto quì con la M1, ha fatto delle pole positions, anche se mi pare Stoner abbia vinto negli ultimi due anni.”

Sul famoso duello con Stoner del 2008:

“Quella gara fu molto importante. Avevo fatto dei buoni risultati a Laguna, ma non era mai stata una pista benevola con me. Avevo ancora 20 punti di vantaggio su di lui [Stoner] ma stava rimontando molto velocemente, aveva vinto le ultime gare, e quella fu la svolta della stagione. Ricordo che alla partenza pensavo: “O vinco io, o non vince lui”.”

“Quando affrontammo il Cavatappi io feci un errore, perchè avevamo frenato entrambi molto in profondità: salendo verso la cima della collina lui mi aveva toccato, spingendomi all’esterno, e questo mi aveva fatto arrabbiare un po’, quindi volevo staccare dopo di lui, ma lui ha frenato molto in là e io quindi ho frenata ancora più tardi, ma sono stato abbastanza fortunato perche avevo fatto un errore simile nelle prove. Sono arrivato un po’ largo, e quando ho capito che stavo andando fuori pista non ero troppo spaventato perchè mi era già successo venerdì o sabato, e sapevo che in quel punto avrei potuto passare. Sono stato fortunato.”


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :