di Francesco Gori
Torna alla vittoria Valentino Rossi nella classe MotoGP, in un’edizione 2013 del gp di Assen caratterizzata da nobili e dolorose cadute.
La caduta di Jorge Lorenzo – corriere.it
Per prima quella di Jorge Lorenzo, che nelle libere del giovedì prima domina, poi cade rovinosamente sul bagnato e si frattura una clavicola. Operato a Barcellona nella notte tra giovedì e venerdì, torna immediatamente in Olanda voglioso di correre. I medici danno l’ok e il campione spagnolo torna in pista appena 30 ore dopo per il warm-up (incredibile ottavo). E, superando ogni limite umano, decide di partire anche per la gara. Nelle seconde libere è Marquez a finire in terra: frattura di alluce sinistro e mignolo della mano destra. Tocca infine a Pedrosa a inizio qualifiche ufficiali, seppur senza conseguenze.
E la pole va a Crutchlow, che conferma il gran momento, davanti a Marquez, Bradl e un Valentino Rossi sornione a sei decimi. Quinto Pedrosa.
Gara tutta da decifrare dunque, con il campione del mondo al via con una placca e otto viti, con il baby-fenomeno non al meglio, e un Pedrosa attardato. Sarà il giorno del ritorno di Valentino Rossi?
Partenza con il fulmine Pedrosa che si catapulta in testa, seguito da Marquez, mentre Crutchlow arretra. Avanza imperioso l’infortunato Lorenzo, partito dodicesimo, che è già ottavo. Valentino Rossi si porta in scia del duo spagnolo che comanda, Jorge continua una risalita strepitosa e supera in successione Espargaro, Bradl, e persino Crutchlow. Al 4° giro Rossi supera in staccata Marquez, ed è secondo. E comincia una serie di giri veloci in rimonta: due giri appena e sulla chicane prima del rettilineo anche Pedrosa cade nella rete del Dottore. Che è primo, finalmente davanti dopo tanto tempo.
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Situazione stabile a metà gara: Rossi davanti, segue il trio spagnolo, con l’incredibile Lorenzo sugli scarichi del terzo, Marc Marquez. Al 15°, sul calo inevitabile di Jorge, Crutchlow si riporta quarto, mentre Valentino mantiene la leadership con un buon ritmo. Tra il giro 16 e il 19, bagarre Marquez-Pedrosa, e il giovane spagnolo si getta all’inseguimento del pilota di Tavullia. Ma il vantaggio comincia a essere notevole. Anche Crutchlow intanto infila Pedrosa.
Finale da palpitazioni per i colori italiani: più di due secondi il vantaggio di Rossi su Marquez a 4 dal termine. Quanto basta per una vittoria netta del Dottore, davanti a Marquez e Crutchlow. Quinto un mostruoso Lorenzo.
Era dalla Malesia 2010 che Valentino non vinceva. L’italia che tifa 46 può tornare a esultare.
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