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Valerio Bertini, Il bardotto

Creato il 28 maggio 2013 da Paolorossi

Valerio Bertini, Il bardottoSulla terrazza la pioggia crepitava senza accennare a diminuire.IL cielo era scuro verso le montagne, con una lieve strisciolina chiara che poteva suggerire una speranza per il pomeriggio.

La loro casa costeggiava la ferrovia, vicino al piazzale di Rifredi. Numerose verghe lucide si intrecciavano per un largo tratto. Di là dai binari nereggiavano i grandi depositi   di concimi chimici della Montecatini, che con la pioggia esalavano una nebbia puzzolente. Un treno merci passava lentamente sotto casa. Si udiva distintamente il soffiare fioco della locomotiva. Giovanni vide un frenatore che correva agitando una bandierina. A lui da ragazzo, era sempre piaciuto rimanere lì a guardare sfilare i treni.

(Valerio Bertini, Il Badotto, Feltrinelli, 1957,  p.9)
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