Valerio  scanu “pasticciere” a “le amiche del sabato” (24/05/2014)

Creato il 25 maggio 2014 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

Non si può certo dire che Valerio Scanu sia uno che si adagia nel “dolce far niente”, cantante, produttore discografico di se stesso, imprenditore nel ramo calzaturiero, giornalista, consulente per acconciature e decolorazioni, imitatore (anche se in questa veste ha suscitato qualche dissenso) e ora anche pasticciere (ndr la “Treccani” riporta, come corretta, anche la forma “pasticcere”) e cos’altro ancora?abbiamo l’impressione che in futuro ci potrà riservare altre sorprese.

Ieri pomeriggio, tutto il primo segmento de “Le amiche del sabato”, in onda a partire dalle 14.30 su Rai1, è stato dedicato alla gastronomia, con l’intervento di esperti del settore e un’ospite d’eccezione, Marisa Laurito, come è noto ai più, cuoca “sopraffina” nonché buongustaia, che si è dilettata a chiacchierare dei piatti più diffusi nel nostro Paese, da Nord a Sud, con un nutrizionista e un cuoco, con davanti a sé la visione ghiotta di un lunghissimo tavolo imbandito con ogni “ben di Dio”, ma niente era più irresistibile del reparto dolci, una vera e propria “festa libidica” per chiunque sia portato ai “peccati di gola”, fra “tiramisù”, “pastiere”, “cassate”, “babà al rhum” e … fermiamoci qui.

Ad un certo punto (al min. 23.57 della trasmissione, la cui registrazione è disponibile sul sito “angy.twilight-mania.com), la conduttrice, Lorella Landi, ha annunciato un servizio “Finiamo il viaggio nei sapori italiani e approdiamo in Sardegna” e grande è stata la sorpresa nell’apprendere che l’inviato, Paolo Lotari, avrebbe intervistato Valerio Scanu, nella sua bella casuccia, una conversazione amichevole, disimpegnata e simpatica, in cui il ragazzo ha spiegato le varie fasi di preparazione del “Flan al latte (alla sarda)”, realizzato con uova, 12 cucchiai di zucchero, un litro di latte intero, vaniglina e un limone ridotto, come ha detto lui, a “inchijina”, che in dialetto sardo significherebbe “in polvere, tritato”, si mescola il tutto, si prepara anche il caramello, si versa in una terrina, 30 minuti di cottura e “voilà”, il dolce è pronto per essere servito, Lotari ha chiesto al novello pasticciere per quante persone fosse e Valerio “Per tante … noi sardi andiamo a occhio”, poi siccome il suo interlocutore voleva informarsi sulle pietanze a base di maiale, tipici della sua regione, gli ha parlato di casa sua “Mio padre lo sa fare molto bene, abbiamo il forno a legna (ndr alla Maddalena)” e in conclusione il giornalista ha fatto un salto retrospettivo, a quattro anni fa “Quando hai vinto il ‘festival’ di Sanremo poi la notte com’è andata, siete andati a mangiare?” e lui “Abbiamo brindato” “Champagne a fiumi?” “Sì, champagne, proprio”, l’intervistatore non avendo altro da aggiungere “Evviva il –flan- di Valerio Scanu!Fa bene alla voce, fa venire idee per scrivere …” e Valerio, a completamento della frase “E fa ingrassare tanto!”, ce ne siamo accorti (ogni tanto bisogna pur malignare!), a casa noi prepareremo la torta, ma da domani lui deve obbligatoriamente mettersi a dieta!

 Fede


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