Magazine Informazione regionale

Valfrè: il merito (dimenticato) di Grassano

Creato il 07 giugno 2011 da Lapulceonline

maurizio grassanoPovero Grassano, messo alla gogna (mediatica) per il processo per truffa ai danni del Comune di Alessandria, e quando fa qualcosa di buono, nessuno lo ringrazia. E così è passata praticamente sotto silenzio l’opera di tampinamento dell’onorevole mandrogno che per oltre un mese è stato alle calcagna del sottosegretario Luigi Casero. Immaginiamolo, Grassano, che insegue nel Transatlantico il vice Ministro, parlandogli della caserma Valfré, dei Forti Bormida ed Acqui. Oppure alla Buvette del Parlamento, mentre gli fa andare di traverso il cappuccio con brioches, fantasticando su quanto sarebbe bello fare un parco in piazza d’armi. “Dai Luigi”, gli diceva, “i comuni sapranno utilizzare ciò che il Demanio lascia andare in rovina”. E così, un po’ per sfinimento, un po’ per convincimento, ecco che nel decreto legge 70 è stata inserita la norma sul “federalismo demaniale” che permette agli enti comunali di avere in gestione gratuita gli immobili da catalogo, a patto che li valorizzino o al limite, li vendano (più probabile, visto che i Comuni non hanno un becco di un quattrino).

Lo Stato infine, incasserà il 25% dei soldi racimolati dalla cessione a terzi. Per Alessandria è una manna: si risparmiano 18 milioni solo per la cessione gratuita della Valfré, già nei progetti “prenotata” per caserme e in parte già destinata all’Esselunga. Ma alla fine in pochi si sono ricordati di lui, l’ex discolo del consiglio comunale, che in dieci mesi di carriera da parlamentare della Repubblica ha portato a casa il risultato, più di altri veterani (o cariatidi) della politica.

Il lauto stipendio romano, quasi quasi, se l’è guadagnato facendo la posta al Sottosegretario. Ma a parte qualche politico riconoscente (sembra che il sindaco Fabbio lo abbia convocato ufficialmente nelle sue stanze per ringraziarlo) in pochi lo hanno menzionato tra i “responsabili” (vista la sua appartenenza all’omonimo gruppo) di questo regalo demaniale. In riva al Tanaro preferiscono ricordarlo per altre vicende. “Mi citano solamente quando sono accusato di portarli via i soldi”, ci dice sconsolato Maurizio Grassano, che conferma e ribadisce il suo “zampino” nell’affaire del decreto 70 sullo sviluppo economico. Ma tant’è, questi alessandrini sono solo buoni a criticare…


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :