Per mettere a posto la Cittadella ed essere completamente utilizzabile ci vorrebbe un miliardo di euro. Troppi soldi, il che vuol dire che per un bel po’ resterà così (mezza diroccata, salvo metterci qualche “pezza” per le prossime manifestazioni. Le variazioni al piano regolatore di Alessandria, passate in Giunta, stabiliscono infatti che la storica fortezza sul lato sinistro del Tanaro potrà essere utilizzata solo per motivi di interesse pubblico. Niente supermercati, alloggi o altri business che non contemplino un uso pubblico. Ma sul futuro si addensano fosche nubi, dal momento che i soldi da spendere sono un’enormità e che a Palazzo Rosso non hanno ancora progetti concreti per il suo utilizzo. Si continuerà con fiere e manifestazioni, fino a che non si avrà un quadro serio della situazione.
La caserma Valfré, come nei progetti già resi noti nei mesi scorsi, diventerà invece la nuova sede della Facoltà di giurisprudenza dell’Università del Piemonte Orientale “Avogadro”. In una palazzina verranno ricavate aule ed uffici – Palazzo Borsalino resterà tutto di Scienze Politiche – mentre in un altro “pezzo” della Caserma sarà dato in comodato d’uso all’Università per mense, parcheggi ed alloggi per gli studenti. E’ stato deciso che un terzo della Valfré potrà essere utilizzato per edilizia residenziale (alloggi), mentre nella struttura principale verso la piazza andrà a sistemarsi la Polizia Municipale. L’attuale sede in via Lanza verrà messa in vendita (ci sono voci di interessamento dell’edificio da parte di industriali locali). Gli edifici rimanenti della caserma restano, per ora, al Demanio, forse per farne la nuova sede della Polizia Stradale. Ma l’idea non piace molto agli stessi agenti e ai sindacati di Polizia che già hanno manifestato riserve sulla location (sebbene stiano richiedendo una nuova sede). Si vedrà. Dopo tre anni, se non si troveranno “inquilini” adeguati il Comune potrà acquistare l’ala per 15 milioni di euro.