Indennità d’oro per i sindaci della Valle d’Aosta, che spesso si trovano ad amministrare comuni dalla popolazione assai ridotta, e che quindi riescono a non abbandonare il posto di lavoro occupato precedentemente all’elezione:
Le cifre in gioco nascono da una regoletta semplice, che fa dei valdostani gli unici sindaci in Italia “parametrati” alle indennità di Montecitorio, per il tramite dei consiglieri regionali. La busta paga massima del sindaco di Aosta è pari a quella di chi siede in regione (8.192,55 euro lordi al mese), gli altri non possono superare il 60% di questa cifra, cioè 4.915,53 euro.
Niente male per paesi che contano in media 1.206 abitanti, e che in 26 casi non arrivano a 500 persone.Ma non è solo questione d’indennità, perché in Valle d’Aosta lo statuto rende «speciale» un po’ tutti gli aspetti dell’amministrazione locale. Per governare un comune come Valtournanche (2.245 abitanti), per esempio, ci sono cinque assessori (nelle regioni a statuto ordinario con le nuove regole servono almeno 30mila abitanti) da 18mila euro l’anno (24mila il vicesindaco), un segretario comunale (73mila euro l’anno più i premi di risultato); e non bastano, se il municipio quest’anno distribuisce consulenze per 30mila euro