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Valutazione d'azienda: metodo patrimoniale semplice in 6 step

Da B2corporate @b2corporate
In questo articolo parliamo di Valutazione d'azienda con riferimento ai metodi patrimoniali semplici. Essi, nella fase iniziale di valutazione dell’impresa, sono indirizzati alla quantificazione del “Capitale netto di bilancio” o Net asset value (NAV), rilevato da una situazione patrimoniale contabile. Il netto determinato comprende anche l’utile dell’esercizio, purché non sia stata decisa la sua distribuzione sotto forma di dividendi.
Da questo valore contabile si procede ad effettuare le seguenti ulteriori operazioni:
a)    Analisi e revisione delle voci contabili attive e passive, onde verificarne la consistenza (es.: adeguata contabilizzazione di crediti e debiti, degli accantonamenti, ecc.).
b)    Ricalcolare in base a valori correnti (di mercato o di stima) gli elementi attivi non monetari(titoli, partecipazioni, immobilizzazioni tecniche, giacenze di magazzino), esprimendo in tal modo le plusvalenze e/o le minusvalenze derivanti da queste operazioni.
L'Analisi e revisione delle poste attive e passive è di fondamentale importanza e richiede una fase analitica e di dettaglio molto minuziosa.
Che cosa si deve verificare
Tale revisione è diretta a verificare e confortare la corretta contabilizzazione di tutti gli elementi patrimoniali, in dettaglio:
•    Tutte le attività e le passività dovranno essere state contabilizzate.
•    Le poste attive devono essere collegate a documenti inventariali certi.
•    I crediti siano realmente esigibili ed espressi in base alle reali possibilità di recupero.
•    Gli accantonamenti del passivo rispecchino quanto realmente o con buona probabilità maturato (fondi rischi, fondi per spese future, riserve tecniche, ecc.).
•    I valori di ratei e risconti siano determinati analiticamente e comprovati.
•    Siano correttamente valutati i rischi insiti nei conti d’ordine o non espressi del tutto (garanzie a favore di terzi, effetti scontati, fidejussioni, rischi di regresso, ecc.).
•    Annullare o ricalcolare eventuali riserve improprie.
•    Valutazione sulla congruità dell’accantonamento TFR.
Queste operazioni potranno essere omesse o quantomeno ridotte nel caso di bilanci già certificati da società di revisione
Quali rettifiche post revisione?
Dalle operazioni condotte in sede di revisione contabile potrà emergere una serie di rettifiche positive o negative, in particolare attinenti:
-    La valutazione dei crediti: è frequentemente utilizzata la prassi di applicare la normativa fiscale riguardo gli accantonamenti per rischi su crediti.  Tale modalità di calcolo può rivelarsi insufficiente l’effettivo rischio di credito, pertanto si deve fare una stima del possibile valore di recupero dei crediti. Questa operazione risulta particolarmente delicata e importante in particolare per il sistema bancario, per il quale con l’attuale crisi economica, determina  forti rischi di inesigibilità o sofferenza nei valori esposti all’attivo (stress test del sistema bancario). Vanno segnalati anche i crediti verso società consociate, che si trovino in situazioni di palese difficoltà; tali crediti andranno valutati considerando questo aspetto.
-    La verifica di congruità dei fondi, in particolare quelli attinenti il trattamento di fine rapporto del personale e altri equivalenti (fondi di quiescenza). Si tratta di convalidare i procedimenti adottati ed i calcoli effettuati.
-    Verifica delle riserve tecniche delle compagnie d’assicurazione, di fondamentale importanza per le imprese che operano nei vari rami assicurativi (vita, auto, danni), in quanto la rilevanza degli importi in gioco può comportare differenze notevoli in valore assoluto. Le riserve tecniche indicano qualsiasi riserva di denaro gestito dalla compagnia assicuratrice per far fronte ai sinistri avvenuti e che non si sono verificati.
Si distinguono in riserva matematica in base ai premi puri; riserva spese di gestione; riserva per sovra premi sanitari e professionali; riserve premi e sinistri per le assicurazioni complementari. Gli attivi di cui l'azienda deve disporre per far fronte a tali riserve devono essere idonei sia da un punto di vista qualitativo, che quantitativo.
Valutazione d'azienda: metodo patrimoniale semplice in 6 step
Come si applica il metodo patrimoniale semplice in 6 step
Il metodo patrimoniale semplice consente di valutare l’azienda, ricalcolando le voci attive e passive di bilancio da valori contabili in valori correnti. Il procedimento di valutazione può essere scomposto nelle seguenti fasi:
1.    Identificazione del patrimonio netto contabile.
2.    Analisi e revisione contabile delle attività e passività dello Stato Patrimoniale.
3.    Valorizzazione degli immobilizzi tecnici in base ai seguenti criteri:
•    Prezzo di mercato
•    Costo di sostituzione
•    Costo di riproduzione.   
4.   Determinazione degli effetti fiscali associati alle plusvalenze/minusvalenze emergenti e conseguente variazione del fondo imposte.
5.    Evidenziazione separata dei “beni estranei alla gestione” (surplus asset);
6.    Determinazione del patrimonio netto rettificato (K), che rappresenta il valore del capitale economico calcolato con questo metodo.
Semplificando la formula che adotteremo è la seguente:
K = PN + R – I
dove,
PN = patrimonio netto contabile
R = rettifiche di valore dei beni che compongono il patrimonio aziendale
I = carico fiscale latente.
Valutazione d'azienda: metodo patrimoniale semplice in 6 step
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